«Quale bellezza salverà il mondo? », si è chiesto un giorno Dostoevskij.
La risposta la possiamo trovare contemplando la scena del Vangelo.
E’ la bellezza di una presenza umile, silenziosa e premurosa che sembra sprecata e inutile in un mondo cinico e violento, ma che è capace di irradiare fiducia e speranza perché in questi gesti nascosti già palpita la luce della risurrezione.
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