Grazie Marinella per avermi donato questa poesia di Gio Evan a nome di Giuliana. L'ho modificata in alcuni punti.
"Mi piaci, mamma
perché le battaglie te le sei fatta da sola.
Non mi hai fatto conoscere la guerra,
mi hai fatto girare dall'altra parte
verso il mare o verso i girasoli
e mentre da un lato distruggevi i mostri
che puntavano verso di noi
dall'altro lato mi crescevi
affinché potessi innamorarmi della quiete.
Mi piaci, mamma perché hai sempre
lottato in silenzio
non hai sempre vinto e non me lo hai mai detto,
non hai mai voluto festeggiare una vittoria,
tu preferisci brindare alla pace
alla meraviglia conquistata e alla salute
Mi piaci, mamma
perché non mi hai insegnato nulla a parole
abbiamo parlato il meno possibile,
sai che detesto parlare, che detesto parlarne,
così ti sei fatta esempio
e ti sei fatta carico delle lezioni di vita
mostrandomene le mosse,
Mi piaci, mamma
perché in un mondo di maestri chiacchieroni
tu resti zitta e diventi un museo di gesti giusti.
Mi piaci, mamma perché quando ami
non fai casino perché perdoni
prima ancora che sbagli
perché potresti essere la madre di tutti.
Ogni tanto penso
che mi hai messo in un bel pasticcio
ché sono cresciuta, ho dovuto uscire
ma qui nessuno ti somiglia,
perché quando in camera, piango sola
e chiedo un aiuto a Dio,
sei tu che, CON IL CUORE,
sento a bussare la porta
sei tu ad entrare sei tu.
Nessuno ama come te.
Nessun commento:
Posta un commento