"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


mailto:g.enrica.g@gmail.com
http://www.youtube.com/enricasignorag
http://www.facebook.com/enrica.giulio.sciandra



sabato 31 gennaio 2015

Milano misteriosa

Còl coeùr in màn
Me sont desmentegàa de spiegà bén
quèl che l’è’l titol della mia poesia,
ma sont sicùr che avìi capì almén
che l’è ànca vòstra, mìnga sòl cà mia.
L’è tùt el nòst paès còi sò magàgn
e i sò virtùu che l’hann fàa grand e bèll,
cònt i sò vèer pianùr e i sò montagn,
che fann de divisòri e de capèll.
L’è l’ària che respiròm nùm nativ
e tùtti insèmma quèi che chi a Milàn
troeùven de podè stà e podè viv
in armonia e còl coeùr in màn.
©Vincenzo Migliavacca
Col cuore in mano
Mi son dimenticato di spiegarvi bene
quello che è il titolo della mia poesia
ma son sicuro che avete campito almeno
che è anche vostra e non solo mia
E’ tutto il nostro paese con le sue magagne
e le sue virtù che l’hanno fatto grande e bello
con le sue verdi pianure e le sue montagne
che fan da divisorio e da cappello
E’ l’aria che respiriamo noi nativi
e tutti insieme quelli che qui a Milano
trovano da poter stare e da porter vivere
in armonia e con il cuore in mano
Vincenzo Migliavacca
-foto Cherchi-

La mia bambola desiderata

LA MIA BAMBOLA DESIDERATA Emoticon heart
Fin da piccola l’unica bambola che avevo era quella che stringo con gioia tra le mani in questa foto che ho postato.( Sono io a due anni).

Il mio più grande desiderio era poter avere una bambola più vera e più bella…
Il tempo passava e finalmente a dieci anni il mio sogno divenne realtà.
Mio fratello, dalla Spagna, mi portò finalmente una vera bambola in celluloide confezionata in una scatola trasparente…
Il sogno si era avverato… e per paura di sciuparla la misi sotto il mio letto (nella sua scatola) e tutti i momenti correvo in camera, mi abbassavo, spostavo la scatola all’esterno dal letto e la guardavo con emozione ed ammirazione: era la mia Carmen!
Quale gioia! Avevo aspettato dieci anni ma ora potevo ammirare la mia bambola ed era tanto bella!
Dopo 15 GIORNI, una mattina, mia mamma, con decisione mi disse: l’hai goduta tanto la tua Carmen, oggi pomeriggio andiamo a trovare una tua cuginetta ammalata, ricoverata in istituto, dovresti regalarla a lei, la farai contenta…
(NON E' STATO UN GESTO IMPOSTO...ERO LIBERA DI DIRE DI NO).
Credo che il mondo mi crollò addosso…stetti in silenzio e mi rifugiai in bagno piangendo disperatamente..,poi con calma uscii dal bagno, andai in camera, tolsi la scatola da sotto il letto, guardai mia mamma negli occhi e dissi: “sono pronta, andiamo in istituto”.
Sul pullman tenevo tra le braccia, con amore, la scatola con la mia Carmen: l’avevo desiderata e amata tanto…
Perché mia madre mi chiese questo sacrificio?...lei era fatta così…si privava di tutto per far felice gli altri, ma quella era la mia bambola non la sua.
Non provavo gioia ma un dolore immenso mi invadeva mentre consegnavo la bambola a mia cugina che non la guardò nemmeno ed una suora prese la scatola e la portò via…
…Non ho più avuto bambole e non le ho mai più desiderate…
enrica Emoticon heart

... molti anni dopo, tempi più lunghi, gioie più intense, dolori più cocenti, situazioni più drammatiche...ma io percepisco in questo mio pasticciato scritto la mia situazione attraversata con Giuliana. ...la mia Giuliana c'è...ma la separazione da ciò che più ami lascia cicatrici incancellabili nel cuore inquieto... 

venerdì 23 gennaio 2015

Lasciala andare...

Non cercare immediato sollievo 
a una qualsivoglia sofferenza, 
ascoltala piuttosto, 
attraversala e poi lasciala andare
senza resistenza. 


- dipinto di Anton Otto Fischer -

Sbagliare il cammino...

Quante volte ho sbagliato il cammino!!!!!!!!!!!!!! Enrica Emoticon heart

La malattia è un conflitto tra la personalità e l'anima. 
Molte volte…
Il raffreddore “cola” quando il corpo non piange…
Il dolore di gola “tampona” quando non è possibile comunicare le afflizioni.

Lo stomaco “arde” quando le rabbie non riescono ad uscire.
Il diabete “invade” quando la solitudine duole.
Il corpo “ingrassa” quando l’insoddisfazione stringe.
Il mal di testa “deprime” quando i dubbi aumentano.
Il cuore “allenta” quando il senso della vita sembra finire.
Il petto “stringe” quando l’orgoglio schiavizza.
La pressione “sale” quando la paura imprigiona.
Le nevrosi “paralizza” quando il bambino interno tiranneggia.
La febbre “scalda” quando le difese sfruttano le frontiere dell’immunità.
Le ginocchia “dolgono” quando il tuo orgoglio non si piega.
Il cancro “ammazza” quando ti stanchi di vivere.
Ed i tuoi dolori silenziosi? Come parlano nel tuo corpo?
La malattia non è cattiva, ti avvisa che stai sbagliando cammino.

Jodorowsky 

Ripartirò ancora...


Soffierà il mio tempo sussurrandomi ricordi dietro l'angolo del dolore: 
RIPARTIRO' ANCORA E ANCORA...
"Non sono più quella di ieri, non so come sarò domani. 
Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri."

-Alda Merini-

Una lettera per tutte le mamme con un figlio speciale.


Una riflessione che mi ha molto commosso... 
Cara mamma

lo so che non è stato facile… ma ti voglio raccontare una cosa, che forse non sai.
Ogni anima, prima di incarnarsi, sa già quale percorso deve compiere, così anch’io sapevo che sarei nato per vivere un certo tipo di esperienza. Lo sapevi?
Ci sono anime più e meno evolute, ma adesso non pensare quello che viene più logico… non è proprio così. La scelta di nascere e vivere un’esistenza, diciamo “difficile”, è una scelta dura e faticosa, ma anche una scelta d’amore che solo anime molto sensibili ed elevate possono possono permettersi di fare.
Non riesci a spiegartelo? Non è facile da capire, non tutto è semplice, ma credimi, non è la manifestazione fisica che conta… e tu sai che la mia è un’anima pura e bellissima: questo conta, questo lo hai capito subito dalla prima volta che mi hai preso tra le braccia… Del resto ognuno di noi si sceglie i genitori, ed io vi ho cercati e vi ho trovati, che bello!
Dovevo essere sicuro di essere accettato e amato completamente, dovevo trovare due persone così stupendamente… insomma voi due.
Spero ti faccia piacere sapere che stai svolgendo un compito superiore, che non è da tutti, che ti viene affidato dal cielo. Sai, alcune mamme, non tu lo so, vivono questa esperienza male, quasi come una punizione e non sanno che è un premio da un “essere” che ha tutta la capacità e l’amore per vivere un tipo di esperienza così delicata e a volte faticosa, ma che sa dare momenti così unici che non è possibile descrivere… però io e te li conosciamo, vero mamma? Non si possono spiegare con le parole, ma solo con le emozioni… e con le energie sottili che si scambiano.
Mamma, come vorrei che tu riuscissi a comunicarlo a tutte quelle persone che ignorano la danza delle nostre varie esistenze… ma per ora non importa, mi basta averlo comunicato a te, che in fondo lo sapevi già… ma volevo darti una conferma della tua intuizione. Noi tutti siamo esseri di luce, che ogni tanto scendono sulla terra ad imparare una “pagina” di lezione. Le nostre due luci sono così simili che si sono riconosciute, tu sei nata per aspettarmi ed io sono arrivato, tutto come era scritto: con una penna dall’inchiostro dorato.
Ti abbraccio, mamma, ti ringrazio e di essere come sei e di darmi tutto il tuo amore. Non preoccuparti mai, stai già facendo tutto, abbi solo fiducia quanta io ne ho in te e continuiamo la nostra danza, con la musica che gli Angeli hanno composto solo per noi.
Ti amo, mi ami… perché l’amore è la risposta ad ogni cosa.
il tuo bambino/a
(B. Mazzarella)