Un
esegeta contemporaneo, Heinrich Schlier, descrive, gli effetti della mancanza
di speranza nel mondo, in questi termini: "Dove la vita umana non è
protesa verso Dio, dove non è impegnata al suo appello e invito, ci si sforza
di superare la spossatezza, la vacuità e la tristezza che nascono da tale
mancanza di speranza" .
E
aggiunge che I sintomi della non speranza sono "la verbosità dei vuoti
discorsi, l'esigenza costante della discussione, l'insaziabile curiosità, la
sbrigliata dispersione nella molteplicità e nell'arruffio, l'intima ed
esteriore irrequietezza" - noi diremmo: le varie forme di nevrosi -
"la mancanza di calma, l'instabilità nella decisione, il rincorrersi di
continuo verso sempre nuove sensazioni" .
(Carlo Maria Martini)
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