Ho ricevuto questo augurio da don Massimo e desidero condividerlo con voi, lo trovo splendido.
I fatti narrati ne “La Divina Commedia” di Dante Alighieri si svolgono abbondantemente durante il Triduo pasquale.
Citare questo scritto, non è quindi fuori luogo per fare gli auguri a ciascuno là dove si trova:
nella sofferenza infernale;
nella possibilità purgante;
nella gioia paradisiaca.
Tanto più che ogni Cantica termina con la parola "stelle":
E quindi uscimmo a riveder le stelle (Inferno);
Puro e disposto a salir a le stelle (Purgatorio);
L'amor che move il sol...e e l'altre stelle (Paradiso).
Un invito a guardare sempre il cielo, quindi, abitato da Gesù risorto che non si dimentica di noi.
Quello stesso Gesù che così nell'Apocalisse (22, 16) rassicura della sua compagnia:
“Io, Gesù, ho mandato il mio angelo per attestarvi queste cose in seno alle chiese. Io sono la radice e la discendenza di Davide, la lucente stella del mattino”.
Un lucente augurio di Buona Pasqua
Guardando la Croce, ci rendiamo conto di essere peccatori, ma con il sacrificio di Cristo, possiamo tornare ad essere purificati e tornare ad essere delle stelle vive e caritatevoli.
RispondiEliminaBuona Pasqua a Te, cara Sig.ra "G" e ai Tuoi cari, in particolare a Giuliana, perchè sia una Pasqua colma di serenità.
A tutti gli amici del Blog, i miei auguri.
BUONA PASQUA
Vulcano48
Fuggiamo dalle piccoli croci e
RispondiEliminafesteggiamo la "Grande Croce"
noi uomini di fede... politica... forse.
Ma quale Fede? Inchiodiamo ogni
giorno il fratello di turno, di colore
diverso, di religione diversa,
di sesso diverso, diverso.
Aspettiamo i lutti per dimostrare
solidarietà e...
dopo le sepolture
tutti di nuovo a combattere
il fratello nemico.
E allora fissiamo il Crocifisso
sul serio...
Lui sì che
l'ha fatto per noi!
(antonio marino)
Grazie Vulcano48 per i tuoi auguri molto graditi, grazie anche a nome degli amici del blog. Dolcissima Psaqua da Enrica