"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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martedì 30 gennaio 2024

Anno bisestile














Il 2024 è arrivato, e non è un anno qualunque: è un anno bisestile.
La parola “bisestile” deriva dal latino “bisextilis” (dies sexta ante calendas martias = sesto giorno prima delle calende di marzo), che significa “due volte sesto“. L’anno bisestile è un anno che ha un giorno in più rispetto agli anni comuni, ossia 366 giorni anziché 365. Questo giorno extra è aggiunto al mese di febbraio ed è chiamato “giorno bisestile“. In un anno bisestile, febbraio ha quindi 29 giorni anziché 28.
La storia degli anni bisestili
La storia degli anni bisestili risale all’antica Roma: l’anno bisestile fu introdotto nel 45 a.C. da Giulio Cesare. Questo calendario giuliano prevedeva un giorno extra ogni 4 anni per compensare la discrepanza tra la durata dell’anno solare e il calendario di 365 giorni. Ogni 4 anni, Cesare decise di aggiungere un ulteriore giorno all’anno, per fare quadrare i conti. Decise di inserirlo proprio a febbraio, mese che era rimasto di 28 giorni. Lo aggiunse tra il 23 e il 24 febbraio. Semplicemente, ogni 4 anni, il 23 febbraio durava 48 ore invece delle canoniche 24. Si faceva il “bis”: nasceva così quello che oggi chiamiamo “anno bisestile”. Il termine bisestile deriva infatti dal fatto che il 24 febbraio era “dies sexta ante calendas martias” (il sesto giorno prima delle calende di marzo) da ciò derivò il termine “bis-sextus“, cioè il bis del sesto giorno prima delle calende di marzo.
Nel corso dei secoli, questa soluzione si è rivelata eccessiva, poiché l’anno solare non è esattamente di 365,25 giorni, ma leggermente meno. Nel 1582, papa Gregorio XIII apportò modifiche con la riforma del calendario gregoriano. Introdusse regole più complesse per determinare gli anni bisestili, mantenendo l’idea di un giorno extra ogni 4 anni, ma escludendo gli anni secolari non divisibili per 400, come il 1700, il 1800 e il 1900.
Il calendario gregoriano è stato ampiamente adottato nel corso del tempo, ma alcune culture utilizzano ancora varianti del calendario giuliano.
A cosa è dovuto l’anno bisestile?
L’anno bisestile è dovuto alla necessità di allineare il calendario civile con l’anno tropico, che rappresenta il tempo che la Terra impiega per compiere una rivoluzione intorno al Sole. L’anno tropico dura circa 365,2422 giorni. Per adattare questo periodo alla nostra convenzione di un anno di 365 giorni, si aggiunge un giorno extra ogni 4 anni nell’anno bisestile.
Questa correzione tiene conto della frazione di giorno in più che si accumula nel corso degli anni. L’approccio più comune è l’aggiunta di un giorno extra a febbraio ogni 4 anni, come nel calendario gregoriano. Tuttavia, per mantenere una precisione più accurata, gli anni secolari non divisibili per 400 (come il 1700, 1800 e 1900) non sono considerati bisestili, a meno che siano divisibili per 400 (come il 1600).
In sostanza, l’anno bisestile è una regolazione scientifica per sincronizzare il nostro calendario con i cicli astronomici, garantendo che le stagioni rimangano allineate nel corso del tempo.
Cosa cambia in un anno bisestile?
In un anno bisestile, viene aggiunto un giorno extra a febbraio, portandolo a 29 giorni anziché 28. Ciò assicura una migliore sincronia tra le stagioni e il calendario, mantenendo una precisione astronomica e consentendo una rappresentazione più accurata del tempo nel nostro sistema di datazione.
Cosa accadrebbe senza anno bisestile?
Senza l’anno bisestile, il calendario civile diverrebbe gradualmente disallineato rispetto all’anno tropico, causando una deriva stagionale nel corso del tempo. La discrepanza tra la durata dell’anno solare (circa 365,2422 giorni) e l’anno civile di 365 giorni si accumulerebbe, portando a uno spostamento delle stagioni nel corso dei secoli. Dopo un certo periodo, le date delle stagioni non corrisponderebbero più alle posizioni del Sole nel cielo. Ciò avrebbe impatti significativi su agricoltura, climatologia e altri settori legati alle variazioni stagionali.
Anno bisesto anno funesto, cosa vuol dire
“Anno bisesto, anno funesto” è un detto popolare che riflette una superstizione secondo la quale gli anni bisestili portano sfortuna o eventi negativi. Tuttavia, è importante notare che questa affermazione è basata sulla credenza popolare e non ha alcun fondamento scientifico o razionale. Non esiste alcuna prova che gli anni bisestili siano intrinsecamente associati a eventi negativi o sfortunati.
Come detto, l’anno bisestile è una correzione al calendario per allineare l’anno civile con l’anno tropico in modo più preciso, garantendo che le stagioni rimangano costantemente collocate nelle stesse parti dell’anno nel lungo termine. Quindi, non c’è motivo di considerare un anno bisestile come particolarmente sfortunato o problematico.

Filomena Fotia.

 https://www.meteoweb.eu/2024/01/anno-bisesto-funesto-bisestile-cosa-significa-perche-porta-sfortuna/1001345597/?fbclid=IwAR3zxf8ihUgAYc4AGoHJh5IstOqAeL27P2Xoc3NHWLsrMROL0GKj4ZID_jg

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