"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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venerdì 28 luglio 2023

Restate fedeli a voi stessi

 

Un giorno il vecchio maestro Lao Tzu, viaggiando con i suoi allievi, si trovò a passare nei pressi di una foresta dove centinaia di persone stavano abbattendo tutti gli alberi. Quasi l’intera foresta fu rasa al suolo. Rimase solo un albero. Quest’albero era grande e maestoso. I suoi rami erano quasi infiniti. I boscaioli, in un momento di pausa, si stavano riposando sotto la sua imponente e rinfrescante ombra. Lao Tzu inviò i suoi allievi dai boscaioli per domandargli come mai un albero così grande non era stato tagliato. «Tutti gli altri alberi sono stati tagliati e quello no: perché mai?», domandarono gli allievi. I boscaioli risposero: «Quello, purtroppo, è un albero inutile. Ha dei rami troppo curvi. Non puoi ricavarne legna per fare delle travi e nemmeno per costruire dei mobili. E non puoi nemmeno usarlo come legna da ardere: la qualità del suo legno è troppo scadente! È inutilizzabile. E quindi inutile». Gli allievi tornarono dal loro Maestro e riferirono ciò che avevano appena udito. Lao Tzu rise tanto e poi disse: «Siate come quell’albero. Se volete sopravvivere, dovete essere sempre come quell’albero: completamente inutili! Nessuno vi farà mai del male. Invece se vi sforzerete di essere i più dritti, sarete tagliati e diventerete un mobile di una casa. Se vi sforzerete di essere i primi, sarete tagliati e venduti. Se sarete inutili come quell’albero, allora crescere alti e maestosi e migliaia di persone troveranno riposo sotto la vostra ombra. Dovete essere solo voi stessi. Restate fedeli a voi stessi».
La grandezza non consiste nell’essere questo o quello ma nell’essere sé stessi; e questo ciascuno lo può, se lo vuole.
Søren Kierkegaard

sabato 22 luglio 2023

III Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani

 

Di generazione in generazione la sua misericordia» (Lc 1,50)

III Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani
«Di generazione in generazione la sua misericordia» (Lc 1,50) è il tema scelto dal Santo Padre per la III Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani e per il Messaggio che reca la data della Festa della Visitazione.
Quest’anno la celebrazione dedicata ai nonni e agli anziani avrà luogo domenica 23 luglio, a pochi giorni dall’inizio della Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona.

https://www.vatican.va/content/francesco/it/messages/nonni/documents/20230531-messaggio-nonni-anziani.html

giovedì 13 luglio 2023

Cenerentola perse la scarpetta di cristallo














Non tutti sanno che fu la scalinata del Palazzo Reale di Napoli a ispirare Giambattista Basile quando scrisse la favola della Gatta Cenerentola, da cui presero poi spunto Charles Perrault, i fratelli Grimm e Walt Disney. E’ proprio sulla rampa dello scalone che, allo scoccare della mezzanotte, prima che l’incantesimo svanisse, la fanciulla perse la scarpetta di cristallo.

Basile, che visse nella metà del 1500, era campano – per la precisione, di Giugliano, a pochi chilometri da Napoli – e fu il primo a utilizzare la fiaba come forma di espressione popolare che lui chiamava ‘lo trattenimento de peccerille’ (il divertimento dei bambini).
Visse molti anni nel capoluogo e conosceva bene la città e gli edifici più celebri, tanto da prendere ispirazione per le sue fiabe, come nel caso del Palazzo Reale.
Carlo de Lauro

Partendo dalle polemiche sulla famosa immagine di Cenerentola che scende dallo scalone di Palazzo Reale di Napoli, ci tengo a precisare che non è altro che una provocazione.



martedì 11 luglio 2023

La disposizione e l'attesa

 

"La disposizione e l'attesa".
Facciamo la piccola buca/stretta d'un cielo che da tempo non piove./Facciamo che si sta a dimora oggi./Piantati come piante./Gettiamo via quest'ora, non battiamo la cassa del tempo/per farlo fruttare./C'è un frutto sepolto se non ti affanni ora./Resta nulla facente./Torna nuova.
(Mariangela Gualtieri)

sabato 8 luglio 2023

I cani sono il nostro legame con il paradiso.

 

I cani sono il nostro legame con il paradiso.

Non conoscono il male, la gelosia o il malcontento.
Sedersi con un cane su una collina in un pomeriggio è come tornare nell'Eden, dove non fare nulla non era noioso: era pace.
Milan Kundera
Ph. Frida Kahlo with her Xoloitzcuintli dogs, 1944 c.

venerdì 7 luglio 2023

Seminiamo l'aurora

 

"Nessun cammino è lungo per chi crede e nessuno sforzo è grande per chi ama. Seminiamo l'aurora, oggi, di un giorno nuovo".
(canto popolare dell'America latina)

lunedì 3 luglio 2023

Educare vuol dire togliere

 









Educare vuol dire togliere

Quando un genitore dice: “io non ho mai fatto mancare niente a mio figlio” esprime la sua totale idiozia.
Perché il compito di un genitore è di far mancare qualcosa, perché se non ti manca niente a che ti deve servire la curiosità, a che ti serve l’ingegno, a che ti serve il talento, a che ti serve tutto quello che abbiamo in questa scatola magica, non ti serve a niente no?
Se sei stato servito e riverito come un piccolo lord rimbecillito su un divano, ti hanno svegliato alle 7 meno un quarto la mattina, ti hanno portato a scuola, ti hanno riportato a casa, ti hanno fatto vedere immancabilmente Maria De Filippi perché non è possibile perdersi una puntata di Uomini e Donne, perché sapete che è un’accusa pedagogicamente brillantissima.
Ma una cosa di buon senso, il coraggio di dire di no?
Vedete io me lo ricordo, tanti anni dopo, l’uno in matematica e non mi ricordo le centinaia di volte che mi hanno dato 6, perché il 6 non dice niente, è scialbo, è mediocre.
Me lo disse mio padre quando tornai a casa. “Papà ho preso 1 in matematica”.
Pensai che avrebbe scatenato gli inferi, non sapevo cosa sarebbe successo a casa mia.
Lui invece mi disse: “fantastico, 4 lo prendono in tanti, invece 1 non l’avevo mai sentito. E quindi hai un talento figliolo”.
E poi passava dall’ironia ad essere serio: “Cerca di recuperare entro giugno se no sarà una gran brutta estate”. Fine. Non ne abbiamo più parlato. Perché lui credeva in me. E quando credi in un ragazzo non lo devi aiutare, se è bravo ce la fa.
Perché lo dobbiamo aiutare? Io aiuto una signora di 94 anni ad attraversare la strada, ci mancherebbe altro. Perché devo aiutare uno di 18? Al massimo gli posso dire: “Sei connesso? Ecco, questa è la strada , tanti auguri per la tua vita”.
Si raccomandano le persone in difficoltà, non un figlio. Perché devi raccomandare un figlio?
Perché non ce la fa? Che messaggio diamo? Siccome tu non ce la fai, ci pensa papà. Tante volte ho sentito dire da un genitore: io devo sistemare mio figlio. “Sistemare”. Come un vaso cinese.
Dove lo sistemi? Dentro la vetrinetta, sopra l’armadio? Hai messo al mondo un oggetto o hai messo al mondo un’anima?
Se hai messo al mondo un’anima non la devi sistemare, l’anima va dove sa andare.
Educare non ha nulla a che fare con la democrazia, dobbiamo comandare noi perché loro sono più piccoli. In uno stagno gli anatroccoli stanno dietro all’anatra.
Avete mai visto un’anatra con tutti gli anatroccoli davanti? È impossibile, è contro natura. Perché le anatre sono intelligenti, noi meno.
Un genitore è un istruttore di volo, deve insegnarti a volare. Non è uno che spera che devi restare a casa fino a sessant’anni, così diventi una specie di badante gratis. Questo è egoismo, non c’entra niente con l’amore.
L’amore è vederli volare.
- Paolo Crepet