"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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giovedì 1 giugno 2023

2 giugno: Festeggiamo la nostra Repubblica










Festeggiare il 2 giugno ogni anno e quindi conoscere la Costituzione è fondamentale per capire il nostro passato, per vivere al meglio il nostro presente, per costruire il nostro futuro!

"La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna metterci dentro l'impegno, lo spirito, la volontà"

Piero Calamandrei

La nostra Repubblica quest’anno compie77 anni! data che non fu scelta a caso: è l’anniversario della morte di Giuseppe Garibaldi, uno dei principali protagonisti del Risorgimento, il periodo storico che portò nel 1861 all’Unità d’Italia.
Anche il 2 giugno 1946 fu infatti un giorno memorabile perché fu il giorno del referendum istituzionale, in cui tutto, ma proprio tutto il popolo italiano poté, per la prima volta, esprimersi circa la scelta tra monarchia e repubblica come forma di Stato.
L’aggettivo “tutto” in questo caso ci è particolarmente caro, perché in questa circostanza, sempre per la prima volta in Italia, ci fu il suffragio universale, quindi le donne maggiorenni ottennero il diritto di voto, e fu quindi la volontà di tutto il popolo italiano a cambiare la storia e far nascere il nostro Stato così come è ora.
Con la definitiva sconfitta del nazifascismo nel 1945, dopo 20 anni di dittatura fascista e di monarchia, il regime venne smantellato e la nazione si trovò di fronte a due strade: rimanere una monarchia guidata dai Savoia, la famiglia regnante italiana, o diventare una repubblica, pertanto per scegliere venne indetto un referendum, cioè una votazione utile a esprimere un giudizio su una singola questione.
Come tutti sappiamo, vinse la scelta repubblicana, e di fatto, sebbene le difficoltà di quel momento non fossero poche, nacque lo Stato in cui oggi viviamo, regolato da una Costituzione, guidato da un Presidente della Repubblica e governato da un Parlamento bicamerale (Camera dei Deputati e Senato).
La differenza principale tra la Repubblica e le altre forme di governo è infatti proprio il ruolo centrale che il popolo ha rispetto al potere, garantendo libertà e uguaglianza, valori per noi ormai scontati ma che i nostri nonni hanno conquistato durante la Resistenza dando la loro vita. Tra tutti i partigiani non possiamo non ricordare Sandro Pertini, che divenne anche Presidente della Repubblica (tra i più amati), affinché la memoria della sua vita, da subito dedicata alla causa della libertà, resti patrimonio nella memoria di tutti, soprattutto dei più giovani.
Ma che cos’è la Costituzione? È la legge per eccellenza, quella più importante, cioè quell’ insieme di regole bellissime, elaborate sui principi fondamentali su cui fu ricostruita un’Italia migliore, pensando al bene di tutti i cittadini indistintamente: essa ci spiega da dove arriviamo e dove non vogliamo più tornare.
Questi valori, trasformati poi in articoli di legge, su cui il nostro Stato è basato tuttora, furono individuati da 556 grandi personalità di tutti i partiti, anch’esse scelte dal popolo in occasione del referendum tra quelle che avevano più a cuore il bene dell’Italia, che formarono l’Assemblea Costituente.
-da Angela Resta-

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