"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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martedì 27 settembre 2022

Arte: Le Tre Grazie

 

Le Tre Grazie prima e dopo il restauro

ARIANNA ANTONIUTTI | 22 settembre 2022  | Città del Vaticano

La Sala XVII della Pinacoteca Vaticana ospita eccezionalmente, e temporaneamente, dal 22 settembre, le Tre Grazie, gruppo scultoreo del II secolo d.C. Nell’ambito di «Museum at Work», iniziativa dei Musei Vaticani dedicata al restauro delle opere in collezione, sarà possibile ammirare le Tre Grazie, solitamente non visibili al grande pubblico perché esposte, dal 1932, nel Gabinetto delle Maschere del Museo Pio Clementino. In questo ambiente, non compreso nell’abituale percorso di visita, sono collocati capolavori della scultura classica come l’Afrodite accovacciata e i quattro riquadri musivi con maschere teatrali, provenienti da Villa Adriana, che danno il nome alla sala.

Il prototipo tardoellenistico cui le Tre Grazie vaticane probabilmente rimandano era un’opera di I secolo a.C., forse della cerchia di Stephanos, allievo di Pasiteles. Non si conosce il luogo del ritrovamento dell’opera, che giunse in Vaticano nel 1815, sotto Pio VII. Sicuramente fu rinvenuta in condizioni frammentarie e, già nella seconda metà del Cinquecento, venne sottoposta a restauro, con l’integrazione delle tre teste antiche, non pertinenti, e gran parte della braccia e delle gambe. Fra il 1820 e il 1822 fu nuovamente restaurata.

Il recente intervento (coordinato dal Reparto di antichità greche e romane dei Musei Vaticani ed eseguito dal Laboratorio materiali lapidei, in collaborazione con il Gabinetto di ricerche scientifiche applicate ai beni culturali) ha consentito la lettura delle varie fasi conservative della scultura. È stato difatti possibile rilevare le linee di giunzione fra le parti originali dell’opera e le integrazioni successive, che erano state minimizzate dall’intervento cinquecentesco. Rimosse le resine alterate e virate cromaticamente, sono state ripristinate le stuccature con malta di grassello di calce e inerti di polveri di marmo. A restauro terminato si è deciso di non applicare il protettivo, per mantenere la luminosità delle cere antiche.

Nel loro rinnovato splendore, Aglaia, Eufrosine e Talia, figlie di Zeus e compagne di Afrodite, intrecciano le braccia in un lieve e accennato passo di danza, in una posa che grande fortuna ebbe in età romana, in ogni ambito artistico, non solo in scultura. Tale motivo iconografico continuò nei secoli a ispirare gli artisti, dal Rinascimento fino al Neoclassicismo. E difatti l’esposizione delle Tre Grazie in Vaticano è anche un modo per celebrare il bicentenario della morte di Antonio Canova (1757-1822) che, del gruppo scultoreo, diede due celebri interpretazioni: una conservata all’Ermitage di San Pietroburgo, l’altra al Victoria & Albert Museum di Londra.

lunedì 26 settembre 2022

Una rosa di sera

 

 L'ultima rosa rimasta del nostro compleanno.

"Una rosa di sera non diventa mai nera...(dice una canzone)
Nonostante il male del mondo la speranza non può e non deve morire, proprio come una rosa, che quando scende il buio non cambia di certo il suo colore.

venerdì 16 settembre 2022

Rito della Nivola in Duomo Mi

 

Il Triduo del Santo Chiodo in Duomo sarà aperto dall’Arcivescovo, che sabato 17 settembre alle 15 presiederà i vespri e il rito della Nivola. Aderendo all’iniziativa promossa dalla Cei, la celebrazione sarà occasione particolare per invocare il dono della pace in Ucraina: diretta streaming su www.chiesadimilano.it e su youtube.com/chiesadimilano.

Ogni anno si ripete il rito. Con l’Arcivescovo, che sale lassù attraverso un “marchingegno” chiamato ‘Nivola’ – perché è dipinto come una grossa nuvola con angioletti svolazzanti – che pare essere stato perfezionato da Leonardo da Vinci, proprio in quegli anni, ospite dei Visconti Sforza. Nel giorno finale del Triduo del Santo chiodo la reliquia viene, infatti, riposizionata nello spazio, a 42 metri di altezza, al vertice del catino dell’abside cella Cattedrale, dove la sua presenza è indicata dalla caratteristica piccola luce rossa, segno della luce di Gesù. A San Carlo, negli anni della terribile peste, fu chiesto dalla popolazione di organizzare una processione con il Santo Chiodo per impetrare la cessazione di tale flagello che era iniziato nel 1576 nel Borgo degli Ortolani. Quanto al sacro chiodo, le sue origini si ritrovano nella prima metà del IV° secolo, quando, la Regina Elena, Madre di Costantino, avviò delle ricerche con l’intento di ritrovare le reliquie della Passione del Signore. Sarà nel 1461 l’Arcivescovo Carlo di Forlì, avendo ormai completato l’abside dell’attuale Duomo, i cui lavori erano iniziati nel 1386, a decidere di riporre qui in un cofanetto il Santo Chiodo. Oggi tale reliquia è conservata in un tabernacolo segnalato da una lampada rossa ben visibile all’ingresso in Duomo.
Successivamente, si stabilì la celebrazione solenne del 3 maggio, Festa del Ritrovamento della Santa Croce. Una volta soppressa tale festività liturgica, le celebrazioni verranno spostate al 14 di settembre, Festa dell’Esaltazione della Santa Croce. (appunti modificati tratti da Graziano Masperi)
"Quel chiodo grida che veramente Dio, in Cristo,
riconcilia il mondo a sé ".

mercoledì 14 settembre 2022

Arte: Veglia Madre addolorata














15 settembre - Beata Vergine Maria Addolorata -

Veglia Madre Addolorata su tutti coloro che stanno soffrendo fisicamente, psicologicamente e spiritualmente e sii di sostegno per chi li assiste. Amen

L'affresco di questa "Pietà" (del 1750 circa) è in una nicchia della Chiesa dell'Assunta a Sesto S. Giovanni ed ha sempre attirato la devozione dei fedeli, per affidare alla “Mamma” gli ammalati...
La finezza gentile ed espressiva dei volti contrasta con la durezza dei piani pittorici delle vesti e della roccia: ne emerge davvero il dramma del dolore intimo e raccolto nella desolazione dello spazio circostante: ne emerge davvero il dramma del dolore intimo e raccolto nella desolazione dello spazio circostante.

Innalziamo la Santa Croce

 










Festa dell'Esaltazione della Santa Croce - Questa festa nacque a Gerusalemme, nell’anniversario della dedicazione, avvenuta il 14 settembre 335, delle due basiliche fatte edificare da Costantino, l’una sul Golgota (ad Martyrium), l’altra presso il santo Sepolcro (Anastasis), anche a seguito del ritrovamento delle reliquie della croce da parte di Elena, madre dell’imperatore.

domenica 11 settembre 2022

Guardare avanti, ai grandi campi del mondo.

 

C'è bisogno di gente viva. Di gente che, come chi ha posto mano all’aratro, non guardi indietro a sbagli, incoerenze, fallimenti, ma guardi avanti, ai grandi campi del mondo, dove i solchi dell’aratro sono ferite che però si riempiono di vita.
-E. Ronchi-

domenica 4 settembre 2022

Arte: Da Pechino a Roma

 

4 settembre 2022- Svelato sulla facciata di San Pietro l'arazzo col ritratto di Papa Luciani realizzato su dipinto dell'artista iperrealista cinese Yan Zhang.
La festa del nuovo beato sarà il 26 agosto, giorno dell'elezione, nel 1978, di Papa Giovanni Paolo I.

venerdì 2 settembre 2022

Beatificazione Papa del sorriso Giovanni Paolo I

 
Papa Luciani, una beatificazione senza sconti.

In Sala Stampa vaticana la presentazione della cerimonia del 4 settembre che vedrà Giovanni Paolo I elevato agli onori degli altari.
È passato alla storia come il Papa dei 33 giorni di pontificato, o più banalmente come il “Papa del sorriso” L’imminente beatificazione aiuta a meglio conoscere e anche scoprire l’immensa figura di Giovanni Paolo I. Quindi il magistero, la profondità spirituale e umana, lo spessore, la cultura patristica, morale, storica, dogmatica.
-Vaticano-

giovedì 1 settembre 2022

Ascolta la voce del creato

 

Il tema di quest’anno: “Ascolta la voce del creato” possa favorire in tutti l’impegno concreto a prendersi cura della nostra casa comune": lo ha detto Papa Francesco all'udienza generale ricordando che il primo settembre si celebra la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato-  L'iniziativa ecumenica che impegnerà, fino al 4 ottobre, tutta la Chiesa sul tema dell'ecologia integrale. "In balìa dei nostri eccessi consumistici - ha proseguito Francesco -, la sorella Madre Terra geme e ci implora di fermare i nostri abusi e la sua distruzione. Durante questo tempo del creato preghiamo affinché i vertici Cop27 e Cop15 dell’Onu possano unire la famiglia umana nell’affrontare decisamente la doppia crisi del clima e della riduzione della biodiversità".
Adriana Masotti - Città del Vaticano