Cercavo una natività da unire alla riflessione di Padre Loez e Giulio ha fotografato questo dipinto semplice, presso la scuola S. Caterina da Siena- Sesto S. Giovanni, che io trovo splendido
Coronavirus: Non ci sarà il Natale?
Certo che ce ne sarà uno!
Più silenzioso e più profondo,
più simile al primo Natale,
quando è nato Gesù,
senza tante luci sulla terra
ma con la stella di Betlemme,
con le strade intermittenti
della vita nella sua immensità.
Niente impressionanti
parate regali,
ma l’umiltà dei pastori
alla ricerca della Verità.
Senza grandi banchetti,
ma con la presenza
di un Dio onnipotente.
Non ci sarà il Natale?
Certo che ce ne sarà uno!
Senza le strade piene di gente,
ma con il cuore ardente
per Colui che viene.
Niente chiasso né fanfara,
proteste e resse…
Ma vivendo il Mistero
senza paura del Covid-Erode,
che pretende di toglierci
il sogno dell’attesa.
Natale ci sarà
perché Dio-è-con-noi.
E noi condivideremo,
come fece Cristo nella mangiatoia,
la nostra povertà, la nostra prova,
le nostre lacrime, la nostra angoscia
e la nostra condizione di orfani.
Ci sarà Natale
perché abbiamo bisogno
di questa luce divina
in mezzo a tante tenebre.
Il Covid-19 non può raggiungere
il cuore e l’anima
di quelli che pongono la loro speranza
e il loro ideale in cielo.
Certo che ci sarà Natale!
Canteremo i canti di Natale.
Dio nascerà e ci renderà liberi.
(Padre Javier Loez, sacerdote di Pamplona in Spagna con il quale Papa Francesco si è complimentato a telefono per il testo)
Nessun commento:
Posta un commento