domenica 29 novembre 2020
Coronavirus: disumano separarci dai fragili
venerdì 27 novembre 2020
Testo completo della nuova versione del Padre Nostro
Mamma sei nuvola che evapora...
giovedì 26 novembre 2020
Coronavirus: Non ci sarà il Natale?
Coronavirus: Roráte caéli désuper...
martedì 24 novembre 2020
Coronavirus: tempo da vivere ora...
«...Dobbiamo uscire dall’idea che siamo in un tempo sospeso. Intanto questo è tempo di vita, nessuno ce lo restituirà dopo. Non dobbiamo pensare a cosa vivremo dopo ma dobbiamo vivere così bene e intensamente l’adesso, che dopo avremo soluzioni. Di certo non sarà possibile riprendere come prima. Dobbiamo riprendere meglio di prima...».
Merlo (Ledha)
Alberi meravigliosi
lunedì 23 novembre 2020
Un tramonto originale
domenica 22 novembre 2020
Coronavirus: un compleanno particolare
sabato 21 novembre 2020
Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo
È stato il Papa San Sergio I a introdurre l'Agnus Dei nel rito della messa, poco prima della Comunione. E da allora tutti i fedeli cristiani ricordiamo quotidianamente quelle parole del Battista: ′′ Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo ".
Coronavirus: le prevenzioni erano già scritte 3500 anni fa nella Bibbia
mercoledì 18 novembre 2020
Mi sun nasu' nei ca de ringhera
martedì 17 novembre 2020
Coronavirus: Ultimo decreto Dpcm autunnale!
Coronavirus: se ne vanno...
domenica 15 novembre 2020
Coronavirus in Avvento: attesa
Coronavirus stringe in un crudele abbraccio
venerdì 13 novembre 2020
La scuola più amata
Grido di un'anima
giovedì 12 novembre 2020
Coronavirus: sdrammatiziamo la telefonata!
Dall'inferno,🔥 Trump chiama negli Usa per sapere com'è la situazione nel Paese dopo la sua morte.* *Parla per due minuti. ⏱* *Messo giù il ricevitore, Satana👹 gli dice che per la chiamata gli deve tre milioni di dollari.💵* *Trump gli firma un assegno e paga.*
Coronavirus: abbraccio commovente
mercoledì 11 novembre 2020
Coronavirus: una leggera ironia
martedì 10 novembre 2020
Non ti arrendere: S. Leone Magno
Oggi 10 novembre memoria di S. Leone Magno , papa e dottore della Chiesa.
Condivido un Suo pensiero con voi:
«Non ti arrendere mai, neanche quando tutto ha l'aria del niente...neanche quando la paura ti sgomenta...neanche quando i tuoi occhi bruciano...neanche quando il dolore ti avvilisce...neanche quando la fatica si fa sentire...neanche quando il tuo piede inciampa...neanche quando i tuoi sforzi sono ignorati...neanche quando il tradimento ti ferisce... neanche quando il successo ti abbandona...neanche quando l'incomprensione ti circonda...Invoca il “tuo" Dio, stringi i pugni...e ricomincia».
Leone, nato in Toscana alla fine del IV secolo, ricevette un’educazione molto accurata, come si può dedurre anche dalle sue opere. Eletto diacono sotto Celestino I, fu incaricato di affari importanti nella Chiesa del tempo e seppe difendere l’integrità della fede e promuovere la riconciliazione e la pace. Nel 440, alla morte di papa Sisto II, venne chiamato a sostituirlo. Il periodo del suo pontificato fu caratterizzato da forti instabilità politiche e da gravi conflitti dottrinali per le antiche risorgenti eresie, che seducevano ancora gli spiriti, nonostante le condanne conciliari e papali. Fu particolarmente coinvolto nei dibattiti cristologici, specialmente nella controversia contro Eutiche, a proposito del quale intervenne con la celebre “ lettera a Flaviano”, patriarca di Costantinopoli, esponendo con chiarezza la verità dell’incarnazione di Gesù, vero Dio fattosi uomo per amore degli uomini. I suoi pronunciamenti divennero la base della fede proclamata dai padri riuniti in concilio ecumenico a Calcedonia nel 451.
San Leone, oltre ad essere una voce importante della tradizione dottrinale, fu promotore di pace, assertore dell’unità ecclesiale attorno alla fede nel mistero di Cristo, e fu anche difensore del primato della sede apostolica. La festa della cattedra di Pietro fu istituita per sua iniziativa.
Negli ultimi anni del suo pontificato seppe, con la sua ferma diplomazia, difendere Roma dall’invasione degli Unni, trattando direttamente con Attila, da cui ottenne il ritiro pacifico delle truppe. Meno fortunato fu con i Vandali di Genserico, dai quali, nel saccheggio della città, riuscì soltanto ad ottenere la salvezza degli abitanti.
E’ il primo papa ad avere il titolo di “grande”. Fu in realtà un grande papa, grande per il suo servizio alla Chiesa, e fu anche un grande scrittore: i suoi 96 discorsi e le 173 lettere si segnalano per la profondità e la chiarezza teologica oltre che per la rara eleganza della esposizione. Morì nel 461.
domenica 8 novembre 2020
Coronavirus: Buona notte Sesto S. Giovanni
giovedì 5 novembre 2020
Coronavirus: Vergogna!
domenica 1 novembre 2020
Coronavirus: Mi manchi
in un perenne abbraccio...al di là dei limiti del tempo...