Prima la speranza consolatoria (“Vedrai che dura poco).
Poi l’illusione percettiva (“Vedi che migliora? Lentamente, ma migliora”).
Poi la consapevolezza razionale (Siamo fermi, anzi peggioriamo).
Poi la rabbia indiscriminata (“Perché non trovare un sistema per portarci vicini dopo tanto tempo?”).
Poi il risentimento universale (una pandemia psicologica per chi aspetta e chi attende).
Poi la rassegnazione filosofica (“Prima o poi ne verremo fuori ”).
Rassegnarsi da subito farebbe molto meglio alla salute, ma non siamo tutti filosofi.
Nessun commento:
Posta un commento