Prima la speranza consolatoria (“Vedrai che dura poco). / Poi l’illusione percettiva (“Vedi che si muove? Lentamente, ma si muove”). / Poi la consapevolezza razionale (“Non si muove per niente). / Poi la rabbia indiscriminata (“Ma perché non si muove?”). / Poi il risentimento universale (“Siamo troppi!”). / Poi la rassegnazione filosofica (“Prima o poi ne verremo fuori ”). Rassegnarsi da subito farebbe molto meglio alla salute, ma mica siamo tutti filosofi!!!
1 anno fa