"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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martedì 15 febbraio 2022

Santa Giuliana di Nicomedia la donna che incatenò il demonio.

 














Santa Giuliana di Nicomedia. Santa Giuliana è molto venerata in Campania e nei Paesi Bassi. La chiesa cattolica la festeggia il 16 febbraio. Giuliana è protettrice degli ammalati e delle partorienti. Il nome Giuliana deriva dal latino e significa letteralmente appartenente alla gens Julia, una nobile famiglia romana. Nelle rappresentazioni sacre Santa Giulia è sempre raffigurata con il simbolo della palma. Il suo martirologio romano recita: «A Nicomedia santa Giuliana, Vergine e Martire, la quale, sotto l’Imperatore Massimiano, prima gravemente battuta da Africano suo padre, quindi in vari modi tormentata dal Prefetto Evilasio, col quale aveva ricusato di maritarsi, e poi gettata in carcere, combatté apertamente col demonio e finalmente, avendo superato le fiamme ed una caldaia bollente, compì il martirio con la decapitazione. Il suo corpo fu poi trasportato a Cuma, in Campania».

La vita di Santa Giuliana di Nicomedia

Santa Giuliana nacque intorno al 285 a Nicomedia. Appartenente a una famiglia pagana si convertì al cristianesimo. Promessa in sposa al prefetto della città Giuliana pose come condizione al matrimonio la conversione al Cristianesimo da parte del futuro marito. Di fronte a questa pretesa il fidanzato stesso denunciò Giuliana, che venne poi condotta davanti al tribunale perché cristiana praticante. Nonostante la prigionia non rinnegò la propria fede e venne condannata a morte. Venne quindi decapitata nell’anno 305. La persecuzione di Diocleziano partì proprio da Nicomedia, ed Eusebio narra che furono individuati e perseguitati cristiani anche negli uffici e nei palazzi imperiali. I martiri di quella città furono svariati e tra questi Doroteo che era un notabile dell’impero, ed Antimo che era vescovo della città. Santa Giuliana perciò subì il martirio insieme con il vescovo Antimo, con santa Barbara e con altri santi. Le sue spoglie, custodite da una matrona romana, furono venerate nella cattedrale di Cuma, oggi distrutta, che le accolse dopo il naufragio della nave che le conduceva verso Roma.

Il Culto di Santa Giuliana di Nicomedia

Santa Giuliana venne subito venerata tra i santi e le sante più note del paleo-cristianesimo in Campania. La sua immagine fu dipinta nel V secolo in un’edicola a lei intitolata nelle catacombe di San Gennaro a Napoli. Nella Napoli bizantina la Santa fu vista come una figura giovanile, bella e brillante e rappresentò l’esemplare modello di vergine cristiana. Ella suscitò una grande devozione popolare che fu sostenuta dalla monache del monastero di Donnaromita, le quali vivevano secondo i dettami della Regola di San Basilio. Queste monache seguirono poi la Regola di san Benedetto e, custodendo il corpo della santa dopo la distruzione di Cuma, estesero ancora più la devozione in tutti i luoghi della cristianità europea. Testimonianze del culto della santa si ritrovano così a Vallepietra, in Inghilterra e in Spagna, e sue reliquie si trovano a Perugia e a Verona. Dal 1207 la città di Frattamaggiore celebra la Santa come sua patrona principale insieme con San Sossio.

scritto da Marilena De Angelis

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