"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


mailto:g.enrica.g@gmail.com
http://www.youtube.com/enricasignorag
http://www.facebook.com/enrica.giulio.sciandra



giovedì 30 gennaio 2020

Accogliere il perdono


Bernard Rouch, un ricercatore che ha sviluppato una grande sensibilità nell’approccio dei corpi sottili e delle realtà di tipo energetico e metafisico, in un suo libro. uscito a giugno, “Il Gioco del Perdono” aiuta a intraprendere la strada che conduce alla libertà. Dall’ambiente di lavoro contaminato, ai risentimenti nella coppia o nella famiglia, i conflitti sono all’origine di molti disturbi che finiscono per stancarci e avere un effetto negativo sulla nostra salute…Come ricostruire relazioni più sane e armoniose con te stesso e con gli altri per vivere più serenamente e in maniera salutare? Attraverso esercizi e pratiche esperienziali adatte a tutti questo libro ti aiuterà a ritrovare la strada del perdono.
Troverai tanti spunti per aprire la tua coscienza: la via del perdono non è semplice, perché non è semplice gestire i ricordi dolorosi che affiorano alla memoria. Il perdono è una vera e propria attitudine di vita: impara ad accoglierlo…

lunedì 27 gennaio 2020

Ciò che è accaduto non può essere cancellato

Il comandante sovietico Georgj Elisavetskj ricorda così quel 27 Gennaio 1945

“Ancora oggi, il sangue mi si gela nelle vene quando nomino Auschwitz; Quando sono entrato nella baracca ho visto degli scheletri viventi che giacevano sui letti a castello a tre piani. Come in una nebbia, ho sentito i miei soldati dire: «Siete liberi, compagni!» Ho la sensazione che non capiscano e comincio a parlargli in russo, polacco, tedesco, nei dialetti ucraini. Mi sbottono il giubbotto di pelle e mostro loro le mie medaglie… Poi ricorro allo yiddish. La loro reazione ha dell’incredibile. Pensano che stia provocandoli; poi cominciano a nascondersi. E solamente quando dissi: «Non abbiate paura, sono un colonnello dell’Esercito sovietico e un ebreo. Siamo venuti a liberarvi» […] Finalmente, come se fosse crollata una barriera… ci corsero incontro urlando, si buttarono alle nostre ginocchia, baciarono i risvolti dei nostri cappotti e ci abbracciarono le gambe. E noi non potevamo muoverci; stavamo lì, impalati, mentre lacrime impreviste colavano sulle nostre guance”.

Fu in questo giorno di 75 anni fa che l'Armata Rossa libera il campo di concentramento di Auschwitz. Sono passati così tanti anni da quel giorno ma noi non dimentichiamo in quanto consapevoli che tutto ciò che è accaduto non può essere cancellato.
La memoria dei popoli è più forte di qualsiasi revisionismo storico.

sabato 25 gennaio 2020

Esserci è tutto

Ho letto questo tweet che mi ha commosso:

“Come va signora Ersilia?... 
Posso farle compagnia?”
“Aspetto mia figlia. 
Grazie, ma lei avrà di meglio da fare che stare qui con con me”... 
“Per me è un piacere”...
Così ogni giorno mi siedo accanto a mia madre aspettando una figlia che non arriverà mai, ma che non è mai stata così vicina.

giovedì 23 gennaio 2020

Sono una persona resiliente

Resiliènte agg. [dal lat. resiliens -entis, part. pres. di resilire rimbalzare»)

PERSONA RESILIENTE: IL SIGNIFICATO IN PSICOLOGIA
Il termine è stato poi esteso in altri campi, in particolare alla Psicologia: una persona resiliente è un individuo capace di affrontare gli eventi traumatici in modo positivo, riprendere in mano la propria vita senza farsi annientare dal dolore e senza alienare la propria identità. In poche parole, le persone resilienti sono in grado di dare uno slancio positivo alla propria vita, raggiungendo mete importanti, nonostante circostanze avverse. Se invece applichiamo il termine resilienza ad un’intera comunità, esso indica la capacità di un gruppo sociale di affrontare in modo positivo eventi traumatici o catastrofi naturali, adottando linee guida che consentano la sopravvivenza della comunità. Per sviluppare o potenziare la capacità resiliente di adattarsi velocemente e positivamente agli eventi critici e stressanti della vita, occorre utilizzare al meglio le proprie risorse personali, familiari e sociali. Se la persona, anziché concentrarsi sui propri limiti, si concentra sulle potenzialità che ha dentro di sé e sulle risorse esterne che ha a disposizione, mette in moto un circolo virtuoso che aiuta nelle difficoltà.

Il cuore sente


Dicono che in amore “ciò che l’occhio non vede, il cuore non sente”. Ma non è affatto così. Semmai è vero il contrario. Perché è il cuore che è in grado di “sentire” ciò che gli occhi non riescono a vedere.
- A. Degas -

martedì 14 gennaio 2020

Non sono solo parole

Certo, le parole non sono azioni; ma qualche volta una buona parola vale quanto una buona azione.
(Arturo Graf)

lunedì 13 gennaio 2020

Mom

La prima ed ultima parola che sussurriamo: "mamma" 
Lo spettacolo del Nulla.

Si trova sempre una via di uscita

Un anziano napoletano che viveva nelle campagne del milanese, in primavera si faceva sempre aiutare dal figlio a ripiantare il giardino, ma poiché quell’anno suo figlio era in prigione, purtroppo non lo poteva aiutare.L’anziano scrisse al figlio in prigione spiegandogli questa sua Piccola tragedia.
“Caro Gennaro, Mi sento molto triste poiché quest’anno non posso ripiantare il giardino come ogni anno. Sono troppo vecchio per farlo io da solo. Se tu fossi qui, non sarei così triste, poiché ci penseresti tu a zapparmi tutto il giardino. TUO PADRE
Un paio di giorni più tardi l’anziano ricevette una lettera dal figlio.
Caro papà, Per carità, non zappare il giardino. Lì ho nascosto tutti i miei soldi e la mia droga da vendere. TUO FIGLIO GENNARO
Alle sei del seguente mattino, i carabinieri di Milano arrivano e zappano per tutto il giorno quel giardino senza trovare alcunché. Dopo aver rimestato tutto il terreno a vuoto i CC si scusano e vanno via.
Dopo tre giorni il padre riceve una lettera dal figlio.
Caro papà, adesso puoi ripiantare il giardino. E’ stato il meglio che ho potuto fare considerando le circostanze. UN ABBRACCIO, TUO FIGLIO GENNARO.

lunedì 6 gennaio 2020

Rompere il ghiaccio del cuore

Esiste uno spazio ghiacciato nel nostro cuore, dove difendiamo la parte migliore di noi, per paura che venga scoperta e distrutta, ma in realtà siamo in attesa che qualcuno la scovi, rompa il ghiaccio e ci riscaldi. 
- M. Bisotti -

Punto di luce nel buio

Ieri mattina alle 6 in tangenziale: BUIO...E SOLI...
Apro la borsa, prendo la stella che si illumina con la pila e l'appoggio sul cruscotto e accendo...: punto di luce nel buio: ognuno ha diritto a una stella; un punto luminoso e tremante da fissare, un minimo di luce nel mattino tra le pieghe del nostro cuore inquieto...
E allora la nostra stella ci conduce, come i Magi, al nostro presepe "regale" dove c'è Giuliana...e l'anima si acquieta e sussurra: Adeste fideles læti triumphantes...venite, venite in Bethlehem.

venerdì 3 gennaio 2020

Per ogni fine c'è un nuovo inizio

Passiamo la vita a preoccuparci di cose che probabilmente non accadranno mai... Il futuro è la dimora delle nostre paure più profonde. E delle nostre speranze più folli. Ma una cosa è certa, quando alla fine si rivela, il futuro non è mai come l'avevamo immaginato.
-Meredith Grey-

Un lembo di cielo

Ogni giorno dona i propri colori. 
Cercate di conservare sempre un lembo di cielo sopra la vostra vita.
-M. Proust-

-Chiesa dell'Assunta ore 8- Sesto S. Giovanni-

giovedì 2 gennaio 2020

Spalanchiamoci al vento nuovo

Eppure Soffia

E l’acqua si riempie di schiuma, il cielo di fumi
La chimica lebbra distrugge la vita nei fiumi
Uccelli che volano a stento, malati di morte
Il freddo interesse alla vita ha sbarrato le porte

Un’isola intera ha trovato nel mare una tomba
Il falso progresso ha voluto provare una bomba
Una pioggia che toglie la sete alla terra, che è viva
Invece le porta la morte, perché è radioattiva

Un giorno il denaro ha scoperto la guerra mondiale
Ha dato il suo putrido segno all’istinto bestiale
Ha ucciso, bruciato, distrutto in un triste rosario
E tutta la terra si è avvolta in un nero sudario

 E presto la chiave nascosta di nuovi segreti
Così copriranno di fango persino i pianeti
Vorranno inquinare le stelle, la guerra tra i soli
I crimini contro la vita li chiamano errori

Eppure il vento soffia ancora
Spruzza l’acqua alle navi sulla prora
E sussurra canzoni tra le foglie
Bacia i fiori, li bacia e non li coglie

Eppure sfiora le campagne
Accarezza sui fianchi le montagne
E scompiglia le donne fra i capelli
Corre a gara in volo con gli uccelli

Eppure il vento soffia ancora
Pierangelo Bertoli

E così sia!

Il primo giorno dell'anno

"Il primo giorno dell'anno"
Il primo giorno dell'anno
Lo distinguiamo dagli altri
come se fosse un cavallino
diverso da tutti i cavalli.
Gli adorniamo la fronte con un nastro,
gli posiamo sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte lo andiamo a ricevere
come se fosse un esploratore
che scende da una stella.
Come il pane, assomiglia al pane di ieri.
Come un anello a tutti gli anelli.
La terra accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo dispiegherà in colline,
lo bagnerà con frecce di trasparente pioggia
e poi, lo avvolgerà nell'ombra.
Eppure,
piccola porta della speranza,
nuovo giorno dell'anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo,
ci prepariamo a mangiare, a fiorire, a sperare.
Pablo Neruda