"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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venerdì 30 giugno 2023

La vita sul balcone

 












giugno- luglio  2023 La "vita" sul balcone:

una merla ha costruito un nido nel vaso dell'erba S. Teresa







martedì 20 giugno 2023

Patrono dei giovani e della gioventù

 
21 giugno- San Luigi Gonzaga

È il patrono dei giovani e della gioventù. Figlio del marchese Ferrante Gonzaga, nato il 19 marzo del 1568, fin dall'infanzia il padre lo educò alle armi, tanto che a 5 anni già indossava una mini corazza ed un elmo e rischiò di rimanere schiacciato sparando un colpo con un cannone. Ma a 10 anni Luigi aveva deciso che la sua strada era un'altra: quella che attraverso l'umiltà, il voto di castità e una vita dedicata al prossimo l'avrebbe condotto a Dio. A 12 anni ricevette la prima comunione da san Carlo Borromeo, venuto in visita a Brescia. Decise poi di entrare nella compagnia di Gesù e per riuscirci dovette sostenere due anni di lotte contro il padre. Libero ormai di seguire Cristo, rinunciò al titolo e all'eredità ed entrò nel Collegio romano dei gesuiti, dedicandosi agli umili e agli ammalati, distinguendosi soprattutto durante l'epidemia di peste che colpì Roma nel 1590. In quell'occasione, trasportando sulle spalle un moribondo, rimase contagiato e morì. Era il 1591, aveva solo 23 anni. È sepolto a Roma nella chiesa di Sant'Ignazio di Campo Marzio.

domenica 11 giugno 2023

Ti auguro di vivere

 

Ti auguro di vivere senza lasciarti comprare dal denaro. Ti auguro di vivere senza marca, senza etichetta, senza distinzione, senza altro nome che quello di uomo. Ti auguro di vivere senza rendere nessuno tua vittima. Ti auguro di vivere senza sospettare o condannare nemmeno a fior di labbra. Ti auguro di vivere in un mondo dove ognuno abbia il diritto di diventare tuo fratello e farsi tuo prossimo. Jean Debruynne

giovedì 8 giugno 2023

Gratias Deo super inenarrabili dono EIUS

 

SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO
Gratias Deo super inenarrabili dono EIUS

Fratelli, il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo? Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all’unico pane. (1Cor 10,16-17)

giovedì 1 giugno 2023

2 giugno: Festeggiamo la nostra Repubblica










Festeggiare il 2 giugno ogni anno e quindi conoscere la Costituzione è fondamentale per capire il nostro passato, per vivere al meglio il nostro presente, per costruire il nostro futuro!

"La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna metterci dentro l'impegno, lo spirito, la volontà"

Piero Calamandrei

La nostra Repubblica quest’anno compie77 anni! data che non fu scelta a caso: è l’anniversario della morte di Giuseppe Garibaldi, uno dei principali protagonisti del Risorgimento, il periodo storico che portò nel 1861 all’Unità d’Italia.
Anche il 2 giugno 1946 fu infatti un giorno memorabile perché fu il giorno del referendum istituzionale, in cui tutto, ma proprio tutto il popolo italiano poté, per la prima volta, esprimersi circa la scelta tra monarchia e repubblica come forma di Stato.
L’aggettivo “tutto” in questo caso ci è particolarmente caro, perché in questa circostanza, sempre per la prima volta in Italia, ci fu il suffragio universale, quindi le donne maggiorenni ottennero il diritto di voto, e fu quindi la volontà di tutto il popolo italiano a cambiare la storia e far nascere il nostro Stato così come è ora.
Con la definitiva sconfitta del nazifascismo nel 1945, dopo 20 anni di dittatura fascista e di monarchia, il regime venne smantellato e la nazione si trovò di fronte a due strade: rimanere una monarchia guidata dai Savoia, la famiglia regnante italiana, o diventare una repubblica, pertanto per scegliere venne indetto un referendum, cioè una votazione utile a esprimere un giudizio su una singola questione.
Come tutti sappiamo, vinse la scelta repubblicana, e di fatto, sebbene le difficoltà di quel momento non fossero poche, nacque lo Stato in cui oggi viviamo, regolato da una Costituzione, guidato da un Presidente della Repubblica e governato da un Parlamento bicamerale (Camera dei Deputati e Senato).
La differenza principale tra la Repubblica e le altre forme di governo è infatti proprio il ruolo centrale che il popolo ha rispetto al potere, garantendo libertà e uguaglianza, valori per noi ormai scontati ma che i nostri nonni hanno conquistato durante la Resistenza dando la loro vita. Tra tutti i partigiani non possiamo non ricordare Sandro Pertini, che divenne anche Presidente della Repubblica (tra i più amati), affinché la memoria della sua vita, da subito dedicata alla causa della libertà, resti patrimonio nella memoria di tutti, soprattutto dei più giovani.
Ma che cos’è la Costituzione? È la legge per eccellenza, quella più importante, cioè quell’ insieme di regole bellissime, elaborate sui principi fondamentali su cui fu ricostruita un’Italia migliore, pensando al bene di tutti i cittadini indistintamente: essa ci spiega da dove arriviamo e dove non vogliamo più tornare.
Questi valori, trasformati poi in articoli di legge, su cui il nostro Stato è basato tuttora, furono individuati da 556 grandi personalità di tutti i partiti, anch’esse scelte dal popolo in occasione del referendum tra quelle che avevano più a cuore il bene dell’Italia, che formarono l’Assemblea Costituente.
-da Angela Resta-