"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


mailto:g.enrica.g@gmail.com
http://www.youtube.com/enricasignorag
http://www.facebook.com/enrica.giulio.sciandra



martedì 26 settembre 2023

Come stelle risplenderanno

 

COME STELLE

I sapienti rifulgeranno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno educato molti alla giustizia risplenderanno come stelle per sempre. (Daniele 12, 3)

          Nelle gelide notti invernali o in quelle limpide estive le stelle s’affacciano in cielo con tutto il loro scintillio. Nell’antichità classica alcuni, che condividevano le idee mistico-filosofiche del pensiero neopitagorico, contemplando la Via Lattea col suo miliardo di stelle, immaginavano che ciascun astro fosse l’anima di un giusto, trasformata in luce. È un po’ attingendo a questa idea che il passo da noi ora citato illustra la missione dei sapienti e dei maestri di giustizia nella storia e nella loro futura sorte presso Dio.

          Ora, il libro di Daniele – che ha la curiosità di essere giunto a noi in parti scritte in lingue diverse (ebraico, aramaico, greco) – è un testo tutto intarsiato di visioni simboliche, di scene impressionistiche, di immagini apocalittiche, ed è stato composto per incoraggiare e sostenere gli Ebrei travolti dal turbine della persecuzione che nel II secolo a. C. il re siro-ellenistico Antioco IV Epifane aveva scatenato contro di loro. In quel periodo era sorto il movimento politico-religioso dei Maccabei, i cinque fratelli (tre faranno da capi) che avevano spinto gli Ebrei oppressi alla ribellione e alla conquista della libertà.

          Il nostro passo acquista, allora, un valore particolare che potremmo sintetizzare nella parola “testimonianza”. Nel buio della prova si leva la luce dei maestri di verità e di giustizia che diventano una sorta di stella polare sulla quale gli altri si orientano. È un po’ la proposta che Gesù avanza per i suoi discepoli: «Voi siete la luce del mondo… Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini» (Matteo 5, 14.16). In questo il discepolo si modella su Cristo stesso che si era definito così: «Io sono la luce del mondo; chi segue me non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita» (Giovanni 8,12).

          Stelle che brillano nel presente cupo, quindi; ma anche astri che sfavilleranno nel futuro storico, cioè nella memoria dei posteri. È questa la vera eredità da lasciare, l’essere stati maestri di vita il cui insegnamento non perisce, né si arrugginisce o è consumato, come invece accade per i beni materiali che si lasciano dietro di sé. Ma questa bella immagine del firmamento trapuntato di stelle si apre a un altro orizzonte. Oltre la testimonianza nel presente, oltre il ricordo nel futuro storico, il profeta Daniele fa balenare un ulteriore destino dei giusti.

          È quello della gloria in Dio, nella sua eternità, nello splendore della sua luce, attraverso la comunione beata con lui. Infatti, in quel periodo si era fatta strada in Israele una fede nitida nell’immortalità beata e nella risurrezione finale. «Dopo che saremo morti, fedeli alle sue leggi, il Re del mondo ci risusciterà a vita nuova ed eterna»: così dirà ai suoi figli martiri la madre ebrea la cui vicenda è narrata nel Secondo Libro dei Maccabei (7,9). Il Libro della Sapienza, un secolo dopo, alle soglie del cristianesimo, confermerà questa speranza: «Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio… Agli occhi degli stolti sembrò che morissero…, ma la loro speranza è piena di immortalità» (3,1-2.4).

http://www.theologia.va/content/cultura/it/organico/cardinale-presidente/texts/famiglia-cristiana-articoli0/come-stelle.html?fbclid=IwAR1RdlDYYyzvZ320ahWyp9Gy00NGPp_zbIkZOH1oAmkczA_uo5UAtFX9iTE

lunedì 25 settembre 2023

La valigia dell'emigrante.

 

La valigia dell'emigrante.

Non è grossa, non è pesante
la valigia dell’emigrante.
C’è un po’ di terra del mio villaggio
per non restare solo in viaggio.
Un vestito, un pane, un frutto,
e questo è tutto.
Ma il cuore no, non l’ho portato:
nella valigia non c’è entrato.
Troppa pena aveva a partire,
oltre il mare non vuol venire.
Lui resta, fedele come un cane,
nella terra che non mi dà pane:
un piccolo campo, proprio lassù…
ma il treno corre: non si vede più.
(G. Rodari)
Illustrazione: Emigranti, olio su tela di Onofrio Bramante

sabato 23 settembre 2023

Odora di mare e sudore

 


Croce dei "poveri Cristi" realizzata con pezzi di barcone rimasti sulla spiaggia. 

"Odora ancora di mare e di sudore" dice l'artista Elia Li Gioi. 

Cattedrale di Noto

martedì 19 settembre 2023

La speranza è un grande dono

 

C'era una ragazza sdraiata sul letto, soffriva di una grave malattia rara..
Un giorno chiese alla sorella maggiore, guardando l'albero vicino alla finestra:
Quante foglie sono rimaste sull'albero??
La sorella rispose, con gli occhi pieni di lacrime:
Perché me lo chiedi, amore mio?
La ragazza malata rispose:
Perché so che i miei giorni finiranno quando cadrà l'ultima foglia
La sorella rispose con un sorriso:
Quindi fino ad allora ci godremo la vita e vivremo giorni bellissimi..
Passarono i giorni e le foglie caddero, ma una foglia rimase su l'albero fissa.
La bambina malata continuava a guardarla, pensando che il giorno in cui questa foglia fosse caduta, la malattia avrebbe posto fine alla sua vita.
È passato l'autunno, e poi l'inverno, poi l'estate e la foglia non è caduta, sempre appesa sull'albero.
La ragazza era molto felice con sua sorella e sta ricominciando a riprendersi
Finché non fu completamente guarita, la prima cosa che fece la ragazza, fu quella di andare a vedere il miracolo della foglia che non cadeva mai.
Ha trovato una foglia di plastica colorata che sua sorella aveva fissato sull'albero!
La speranza è un'altra anima,
Se la perdi, almeno non cercare di privare gli altri di questo grande dono ..
ARIM NASIR , AMBASCIATORE DELLA PACE

venerdì 1 settembre 2023

L'umanità parla con la voce più forte del mondo

 

L'immagine virale del bambino musicista che piange, è stata scelta come una delle fotografie più emozionanti della storia moderna.
Questa foto è stata scattata a un bambino brasiliano di 12 anni (Diego Frazzo Turkato) che suona il violino al funerale del suo maestro, che è stato lui a salvarlo dall'ambiente di povertà e criminalità in cui viveva.
In questa immagine, l'umanità parla con la voce più forte del mondo:
"Coltiva l'amore e la gentilezza in un bambino per seminare i semi della compassione, e solo così costruirai una grande civiltà e una grande nazione".

 post di Lapices En La Noche

Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato 2023

 

La Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato ricorre il 1 settembre e segna l’inizio del Tempo del Creato, che si conclude il 4 ottobre, festa liturgica di San Francesco d’Assisi. Nel suo Messaggio Papa Francesco invita ad ascoltare “l’appello a stare a fianco delle vittime dell’ingiustizia ambientale e climatica, e a porre fine a questa insensata guerra al creato”.