"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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sabato 22 giugno 2019

Grazie per auguri 55esimo anniversario nozze

Nel "grazie" care/i amiche/ci per gli auguri ricevuti... Avete donato la cosa più preziosa che esiste: un attimo del vostro tempo, dono che ha arricchito il nostro cuore. Con emozione il nostro essere qui, ora, con Giuliana e con voi dopo 55 anni di matrimonio. Enrica con Giulio .

(Il garofano bianco ha sempre simboleggiato Amore, Eleganza e Fedeltà. Quando ci siamo sposati Giulio, da Bordighera, portò 2000 garofani bianchi per l' addobbo della Basilica)

sabato 15 giugno 2019

Vedere sempre il positivo


«Quando penso che un uomo solo, ridotto alle proprie semplici risorse fisiche e morali, è bastato a far uscire gli ebrei dal deserto verso quel paese di Canaan, trovo che, malgrado tutto, la condizione umana sia ammirevole». 
Jean Giono

venerdì 14 giugno 2019

Sentimento di gratitudine ospedale Valduce di Como

Vogliamo esprimere sentimenti di gratitudine a tutto lo staff medico-infermieristico del reparto oculistico dell'ospedale Valduce di Como. Professionalità, cortesia e umanità. Abbiamo sperimentato la presenza di un bene tangibile e concreto nella nostra società, di cui spesso, invece, vengono troppo facilmente evidenziati aspetti negativi e malfunzionamenti. Grazie.
La storia dell’ospedale Valduce inizia il primo marzo del 1878, data di avvio dei lavori per la costruzione di una casa «più consona alla necessità dei tempi». Fu così che su una proprietà donata dal canonico Bernasconi, a levante del torrente Valduce, nacque il complesso di costruzioni che oggi ospita l’ospedale nell’area di via Dante. È con l’inizio del Ventesimo secolo che il luogo di accoglienza diventa sempre più una casa di cura, avvalendosi anche di esperti sanitari, per arrivare ad offrire ai malati prestazioni sempre più qualificate. Nell’autunno del 1958 così la decisione di costruire un nuovo edificio con l’incarico assegnato all’architetto Ettore Rossi e a suo figlio Cante. Il progetto portò alla nascita di un ospedale a monoblocco, alto sette piani, e realizzato su via Dante. Le opere vennero realizzate tra il 1962 e il 1968. Dal 1974 il Valduce è “Ospedale Classificato”, e cioè un ospedale religioso che, all’interno del Sistema sanitario nazionale, viene equiparato a quelli pubblici.

lunedì 10 giugno 2019

La Pentecoste

Giorno della PENTECOSTE - Io invoco:
Spirito di Dio porta un raggio della tua luce ai sofferenti, a chi è lontano dalla fede, a chi è nella solitudine, a chi è stanco di cercarti, a tutti noi.
Discendi, santo Spirito, /le nostre menti illumina; / del ciel la grazia accordaci / tu, Creator degli uomini. / Chiamato sei Paràclito / e dono dell'Altissimo, / sorgente limpidissima, / d'amore fiamma vivida. / I sette doni,mandaci, / onnipotente Spirito; / le nostre labbra trepide / in te sapienza attingano. / 
I nostri sensi illumina, / fervor nei cuori infondici; / rinvigorisci l'anima / nei nostri corpi deboli. / Dal male tu ci libera, / serena pace affrettaci / con te vogliamo vincere / ogni mortal pericolo. / Il Padre tu rivelaci / e il Figlio, l'Unigenito; / per sempre tutti credano / in te, divino Spirito. Amen.


Una tra le feste più importanti per la Chiesa Cattolica è la Pentecoste, considerata una ricorrenza fondamentale come la Pasqua e il Natale ma, rispetto a queste due, molto meno conosciuta. 
La Pentecoste è una festa la cui data dipende dalla Pasqua, perché cade cinquanta giorni dopo la domenica della Resurrezione, infatti, in greco, Pentecoste vuol dire il cinquantesimo giorno.
Le origini della festa sono legate alla tradizione ebraica, che vedeva la Pentecoste come il giorno della mietitura, quindi del ringraziamento a Dio per il dono dei frutti della Terra; dopo l’Esodo invece fu festeggiata in onore del giorno in cui Dio donò a Mosè le tavole dei Dieci Comandamenti.
Per i cristiani la Pentecoste, infatti, celebra il ricordo della storia narrate nel libro degli Atti degli Apostoli, quando lo Spirito Santo scese sui discepoli sotto forma di lingue di fuoco e di vento forte, donando loro la capacità di parlare tutte le lingue.
Lo Spirito Santo è la terza persona della Trinità, con Dio e Gesù Cristo, ed è il simbolo dell’amore universale, quello che unisce tutte le cose.
Nell’ambito del Cristianesimo la Pentecoste divenne una ricorrenza a partire dal IV secolo dopo Cristo e fin dal Medioevo prevedeva una serie di celebrazioni per ricordare la discesa dello Spirito Santo sulla Chiesa di Dio dopo la resurrezione di Cristo.
Poiché lo Spirito Santo, protagonista della festa, non ha una raffigurazione corporea, è simboleggiato di solito con una colomba, o con fiamme di fuoco, mentre spesso nelle chiese erano fatti cadere dei petali di rosa.
Dall’usanza dei petali nacque la denominazione della Pentecoste, che è quella di Pasqua rosata, ma in Italia si chiama anche Pasqua rossa, per il colore dei paramenti sacri usati dai sacerdoti nella funzione liturgica.
A Roma, all’interno del Pantheon, antico tempio pagano oggi chiesa cristiana, continua la tradizionale pioggia di petali di rose, lasciati cadere sui fedeli attraverso l’occhio centrale della cupola.
Fin dall’epoca medievale a Orvieto per la Pentecoste si celebra la festa della palombella, con una colomba lasciata libera di volare all’interno della Cattedrale, oggi è sostituita da un simulacro che viene fatto scendere sulla Piazza antistante al Duomo. Al suo volo sono anche legate credenze, se il suo percorso è lineare, l’anno sarà buono, in caso contrario saranno possibili sventure.
In Sicilia, a Gangi, la Festa di Pentecoste si festeggia il lunedì con una processione per le vie della cittadina con ben quaranta statue di santi.
Il corteo arriva alla Chiesa dello Spirito Santo, davanti alla quale si tengono i cursi o miraculi, con ogni statua che deve percorrere per tre volte la piazza correndo, per dimostrare la prontezza della risposta della chiamata allo Spirito Santo. 
(Paola Montonati)

sabato 8 giugno 2019

Umili e preziosi

Vi può essere bellezza tanto nelle cose umili quanto nelle più preziose. 
(M. Proust)

Non togliere la forza all'oggi

“Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena”. 
-Mt 6,34-

lunedì 3 giugno 2019

La vera preghiera

La preghiera non è accendere una candela e lasciarla bruciare davanti al Signore, sperando che il fuoco ed il fumo commuovano il Signore. 
La vera preghiera è che io diventi una candela che si consuma lentamente davanti a Lui sul lavoro, tra gli amici, in famiglia, nel silenzio. 
E. Olivero

Un dipinto colmo di speranza

Buona  Festa della Repubblica con i tre colori della bandiera italiana rappresentati nel dipinto ❤️ 🇲🇱

L’individuo che non onora la propria terra, non onora se stesso. 
-Coelho-