"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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mercoledì 30 settembre 2020

Coronavirus: un segno di rinascita dal cielo

 

Questa mattina, nel cielo, si stende la bellezza dell'arcobaleno sopra la scuola S. Caterina in via Cavour.
Qui la mente, il cuore e l'anima si alimentano.

venerdì 25 settembre 2020

Coronavirus: prova di resistenza

Un tiranno ha sconvolto la nostra vita, e si chiama coronavirus. Resisteremo e combatteremo ovunque, nelle case, nei luoghi di lavoro. Aiutando i più deboli e sacrificandoci per un domani migliore. E poi ci rifaremo. Coronavirus, non vincerai. Ne abbiamo cacciati di peggiori.
Roberto Burioni

Coronavirus: non si muore solo di Covid!

 

Sperando in un inizio di ritorno alla modalità ed umanità: non si muore solo di covid! 
Non ci sono cure che sostituiscono un abbraccio che nutre da una vita. Troppi mesi senza il calore famigliare: stiamo giocando insieme al gioco della vita, in questa situazione, non confortante fisicamente e psicologicamente. Perché non reintrodurre il metodo di cura amorevole e contatto umano dei genitori che per anni ha consentito a Giuliana di mantenersi in equilibrio?

martedì 22 settembre 2020

Perché il male nel mondo?

 

23 settembre - San Pio da Pietrelcina - 
Perché il male nel mondo? Sta bene a sentire… C’è una mamma che sta ricamando. Il suo figliuolo, seduto su uno sgabello basso, vede il lavoro di lei; ma alla rovescia. Vede i nodi del ricamo, i fili confusi… E dice: “Mamma si può sapere che fai? È così poco chiaro il tuo lavoro?”! Allora la mamma abbassa il telaio, e mostra la parte buona del lavoro. Ogni colore è al suo posto e la varietà dei fili si compone nell’armonia del disegno. Ecco, noi vediamo il rovescio del ricamo. Siamo seduti sullo sgabello basso. 
(S. Pio)

Cosa conta veramente?

 

"Ogni persona è chiamata a riscoprire cosa conta veramente, di cosa ha veramente bisogno, cosa fa vivere bene e, nello stesso tempo, cosa sia secondario, e di cosa si possa tranquillamente fare a meno". 

-Papa Francesco-

-Parrocchia S. Stefano- Sesto S. Giovanni -

martedì 15 settembre 2020

Buon inizio anno scolastico

 

"Non lasciate mai che i bambini falliscano; fateli riuscire…rendeteli fieri delle loro opere. Li condurrete così in capo al mondo”. 
C. Freinet

Auguri agli insegnanti ed ai professori affinché in questo percorso di crescita dei "ragazzi", siano capaci di valorizzare e far sbocciare i loro talenti naturali.
Auguri per un anno proficuo a tutti gli studenti, soprattutto a quelli che affrontano per la prima volta questa esperienza.
Auguri a tutto il personale ausiliario e non docente la cui collaborazione è indispensabile.
Ed è con questo auspicio che porgo a voi tutti, gli auguri di un sereno anno scolastico ricco di gratificazioni personali e professionali.

Scuola S. Caterina - Sesto S. Giovanni -

domenica 13 settembre 2020

Coronavirus: montagna domenicale inaccessìbile

Tra noi e Giuliana si erge la montagna domenicale inaccessìbile del coronavirus: non riusciamo attraversarla nemmeno girandoci intorno, non riusciamo a passarci sopra essendo impossibile la scalata e la discesa senza "guida"...Arrivare da Giuliana è molto importante: troppi mesi che cerchiamo di scavare una galleria con le mani della speranza, con la luce del cuore e della preghiera, con la fatica dell'amore sofferente ma... continuiamo solo a scavare.

sabato 12 settembre 2020

Il nome di Maria - A. Manzoni

 

IL NOME DI MARIA


Tacita un giorno a non so qual pendice
Salia d’un fabbro nazaren la sposa;
Salia non vista alla magion felice
D’una pregnante annosa;

E detto: “Salve” a lei, che in reverenti

Accoglienze onorò l’inaspettata,
Dio lodando, sclamò: Tutte le genti
Mi chiameran beata.

Deh! con che scherno udito avria i lontani
Presagi allor l’età superba! Oh tardo

Nostro consiglio! oh degl’intenti umani
Antiveder bugiardo!


Noi testimoni che alla tua parola
Ubbidiente l’avvenir rispose,
Noi serbati all’amor, nati alla scola

Delle celesti cose,

Noi sappiamo, o Maria, ch’Ei solo attenne
L’alta promessa che da Te s’udia,
Ei che in cor la ti pose: a noi solenne
È il nome tuo, Maria.


A noi Madre di Dio quel nome sona:
Salve beata! che s’agguagli ad esso
Qual fu mai nome di mortal persona,
O che gli vegna appresso?

Salve beata! in quale età scortese


Quel sì caro a ridir nome si tacque?
In qual dal padre il figlio non l’apprese?
Quai monti mai, quali acque
Non l’udiro invocar? La terra antica

Non porta sola i templi tuoi, ma quella

Che il Genovese divinò, nutrica
I tuoi cultori anch’ella.

In che lande selvagge, oltre quei mari
Di sì barbaro nome fior si coglie,
Che non conosca de’ tuoi miti altari

Le benedette soglie?

O Vergine, o Signora, o Tuttasanta,
Che bei nomi ti serba ogni loquela!
Più d’un popol superbo esser si vanta
In tua gentil tutela.


Te, quando sorge, e quando cade il die,
E quando il sole a mezzo corso il parte,
Saluta il bronzo, che le turbe pie
Invita ad onorarte.

Nelle paure della veglia bruna,

Te noma il fanciulletto; a Te, tremante,
Quando ingrossa ruggendo la fortuna,
Ricorre il navigante.

La femminetta nel tuo sen regale
La sua spregiata lacrima depone,

E a Te beata, della sua immortale
Alma gli affanni espone;

A Te che i preghi ascolti e le querele,
Non come suole il mondo, né degl’imi
E de’ grandi il dolor col suo crudele

Discernimento estimi.

Tu pur, beata, un dì provasti il pianto,
Né il dì verrà che d’oblianza il copra:
Anco ogni giorno se ne parla; e tanto
Secol vi corse sopra.


Anco ogni giorno se ne parla e plora
In mille parti; d’ogni tuo contento
Teco la terra si rallegra ancora,
Come di fresco evento.

Tanto d’ogni laudato esser la prima

Di Dio la Madre ancor quaggiù dovea;
Tanto piacque al Signor di porre in cima
Questa fanciulla ebrea.


O prole d’Israello, o nell’estremo
Caduta, o da sì lunga ira contrita,

Non è Costei, che in onor tanto avemo,
Di vostra fede uscita?

Non è Davidde il ceppo suo? Con Lei
Era il pensier de’ vostri antiqui vati,
Quando annunziaro i verginal trofei

Sopra l’inferno alzati.

Deh! a Lei volgete finalmente i preghi,
Ch’Ella vi salvi, Ella che salva i suoi;
E non sia gente né tribù che neghi
Lieta cantar con noi:


Salve, o degnata del secondo nome,
O Rosa, o Stella ai periglianti scampo,
Inclita come il sol, terribil come
Oste schierata in campo.

Alessandro Manzoni.

IL NOME DI MARIA. Inno sacro di Alessandro MANZONI.
Una lettura non facile, sia per i contenuti che per la lingua italiana, ancora legata all'espressione letteraria. Ma la poesia manzoniana ci consente di scoprire ogni volta un' ispirazione sincera, talora tormentata, come un cristallo grezzo che aspira alla pienezza della luce. E tutte le umane creature, il fanciulletto che trema nella notte, l' umile donna che piange ed il marinaio nell'immensità del mare invocano quel nome di Maria che consoli, che aiuti e protegga.

Enzo Pellegrini


venerdì 11 settembre 2020

Occhi limpidi

 

Con limpidi occhi come queste gocce di rugiada riflettono il fiore.

Chi non ha veduto accendersi in un occhio limpido il fulgore della prima tenerezza non sa la più alta delle felicità umane. Dopo, nessun altro attimo di gioia eguaglierà quell’attimo.
-Gabriele D’Annunzio-

foto di Alberto-Ghizzi-Panizza

Arcivescovo Delpini: Preghiera per insegnanti e studenti

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Milano. Delpini: una preghiera per insegnanti e studenti.
Invito a recitare nelle messe di domenica 13 settembre la "Preghiera per la scuola" composta dallo stesso arcivescovo Delpini. 

giovedì 10 settembre 2020

Un vaso che parla...

Per 15 anni questo "vaso" ci fece compagnia nell'ambiente dove stavamo con Giuliana in Comunità Psichiatrica....e Giulio in piedi sopra alla sedia lo bagnava tutte le domeniche con amore...
Se queste foglie potessero parlare vi racconterebbero amore e dolore, gioia e tristezza, musica e silenzio, arrivo e partenza che avvenivano in quell'ambiente: si celebrava la VITA in tutte le sfumature...

sabato 5 settembre 2020

Coronavirus: un abbraccio mancato


3 settembre - Ore 10 - Incontro con Giuliana.
Coronavirus: Non desidero parlare di gioia.

Quelle tue braccia tese invano verso noi in attesa di un abbraccio che non arriva.../ 
Quei due tavoli che ci separano.../ 
Quella mascherina strappata... /
Quel tuo: "venite domenica?"... / 
Quel tuo picchiare il gomito sul tavolo: "sono arrabbiata".../ 
Quel nostro accorato: "guardaci Giuliana"...

martedì 1 settembre 2020

1° settembre 2020 Giornata Nazionale per la Custodia del Creato.

«Vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà» (Tt 2,12).

"Fa', o Dio dell'universo, che il corso degli eventi si svolga in conformità al tuo volere perché possa procedere nella bellezza, nella giustizia e nella pace".