"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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giovedì 29 ottobre 2020

Sesto S. Giovanni: meditiamo, pensiamo

 

Questa è la nostra città, questa è la nostra storia e nessuno può toglierci questo senso di sestesitá. Grazie Giampaolo per queste parole.

Prima di entrare in questa città, lavatevi, lavatevi la coscienza

Pronunciando, uno ad uno i nomi dei suoi martiri, leggeteli e rileggeteli e camminate per le sue strade. Li incontrerete e dopo aver scorto i fratelli Casiraghi che escono di casa per andare in fabbrica, dopo aver intravisto il giovane Lacerra accendendersi una mezza sigaretta, l'ing. Fogagnolo varcare l'ingresso del suo ufficio, il parroco Don Mapelli nascondere i ragazzi che vogliono raggiungere la montagna, dopo aver visto ammazzare per strada Levi, Migliorini e i loro compagni, dopo aver visto le donne della bulloneria Falck scioperare per la mensa e il pane, dopo aver visto i vagoni piombati che passano per la stazione diretti in Austria e in Polonia, dopo aver visto gli operai della Falck fare un passo avanti. Non fermatevi camminate ancora per le vie, quelle vecchie e quelle nuove dove sorgono nuovi palazzi e si riempiono di nuova gente che è venuta per lavorare e ascoltate le mescolanze dei dialetti e delle parlate, ascoltate il calabrese che scherza con il ferrarese mentre bevono un caffè o un grappino alle cinque e mezzo di mattina al Circolo Progresso prima di entrare per il primo turno all'Unione. Guardate gli operai la domenica in sella al loro Bredino.

Guardate il cielo rosso delle colate, ascoltate il loro tuono, il suono della sirena di fine turno. E meditate, pensate e cercate di capire se davvero vi siete lavati la coscienza e se così sarà solo allora capirete e non importerà quale lingua, quale dialetto parlerete perché ci capiremo come ci conoscessimo da sempre perché saremo, lo siamo, sestesi.

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