"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


mailto:g.enrica.g@gmail.com
http://www.youtube.com/enricasignorag
http://www.facebook.com/enrica.giulio.sciandra



lunedì 28 aprile 2014

La giornata dei quattro Papi 2014

27 aprile 2014
I due Papi proclamati santi In San Pietro esplode l'ovazione

ROMA - È la giornata dei quattro Papi, un evento unico nella storia della cristianità. Si è conclusa con un fuori programma - il giro di Papa Francesco sulla jeep bianca per salutare la folla in via della Conciliazione - la messa di canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII a San Pietro. Due Papi sono diventati santi, altri due sono in piazza: il Papa emerito infatti ha accettato l’invito a concelebrare la messa. Prima e dopo la cerimonia, Francesco ha voluto abbracciare il suo predecessore Joseph Ratzinger, emozionando i fedeli. Via della Conciliazione e piazza San Pietro erano gremite di pellegrini già dalla notte: le strade lungo il Tevere e vicino a Castel Sant’Angelo stracolme di persone che non sono riuscite ad avvicinarsi. Secondo le prudenti stime della sala stampa vaticana, sono più di 800mila i fedeli giunti a Roma
La proclamazione
Roncalli e Wojtyla sono ora santi. Un lungo applauso e grida di giubilo da parte di tutta piazza San Pietro hanno accolto la proclamazione, da parte di Papa Francesco. «Sono i santi che mandano avanti e fanno crescere la Chiesa» dicenell’omelia Francesco che ha definito Giovanni XXIII il «Papa della docilità» e Wojtyla il «Papa della famiglia». Chiudendo le celebrazioni, Bergoglio ha voluto ringraziare tutti i fedeli, le forze dell’ordine e le associazioni che hanno reso queste «giornate memorabili». Il Pontefice ha menzionato anche il Comune e il sindaco di Roma, Ignazio Marino che, invitato a salire sulla jeep, più tardi ha raccontato a Radio vaticana: «Gli ho detto: “Ha visto? Ce l’abbiamo fatta”». Bergoglio ha salutato e ringraziato «le delegazioni ufficiali di tanti Paesi, venute per rendere omaggio a due Pontefici che hanno contribuito in maniera indelebile alla causa dello sviluppo dei popoli e della pace».
Napolitano e Ratzinger
Ad assistere alla cerimonia infatti c’erano ben 122 delegazioni internazionali, 10 capi di governo e 24 capi di Stato, tra cui il controverso presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe. Padre Georg Gaenswein ha accolto e accompagnato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e sua moglie Clio, a salutare il Papa emerito: un onore molto speciale. Joseph Ratzinger si è alzato in piedi: lungo e caloroso il saluto tra i due, sottolineato dall’applauso dei fedeli. Anche il premier Matteo Renzi, accompagnato dalla moglie Agnese, è arrivato in piazza San Pietro. Tre le regnanti che hanno il privilegio di vestire di bianco: Sofia, regina di Spagna, Paola del Belgio e e Marie Thèrese di Lussemburgo. Durante i saluti finali, alcuni rappresentanti ufficiali ne hanno approfittato per un velocissimo selfie con il Papa. Bergoglio non si è scomposto.

800 mila fedeli
I pellegrini che stanno seguendo la canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II sono 800mila. Lo rende noto la sala stampa vaticana, specificando che mezzo milione sono raccolti in piazza San Pietro e nell’area limitrofa. Il resto invece è dislocato in giro per la città davanti ai 18 maxi schermi posizionati nelle piazze di Roma. In realtà si tratta di stime molto prudenziali, perché le immagini dall’alto mostrano invece ancora gremiti anche i lungotevere e i ponti della zona Prati, di cui la sala stampa non ha parlato e dunque la previsione di un milione di fedeli non è affatto smentita.
Sacchi a pelo e materassini
Hotel, bed and breakfast, conventi e affittacamere: a Roma è tuto esaurito. Buona parte dei fedeli, però, è arrivata nella notte e ha dormito su materassini gonfiabili e dentro sacchi a pelo lungo le vie laterali di San Pietro. Altri invece hanno preferito non dormire affatto e prendere parte alle preghiere: la veglia iniziata sabato sera nelle tredici chiese del centro di Roma aperte per tutta la notte è stata lunga e partecipata. Ragazzi, associazioni, preti, suore e famiglie hanno assistito alla cerimonia anche in piazza Navona e in via dei Fori Imperiali (chiusa al traffico) davanti ai video che trasmettono le immagini in più lingue.
Gli occhi del mondo
Le immagini delle canonizzazioni sono state viste in diretta in tutto il mondo da circa due miliardi di persone (500 i cinema che hanno garantito la visione collettiva dell’evento, anche in 3D). Roma ha avuto quindi gli occhi del mondo addosso: la macchina della sicurezza ha lavorato a pieno regime. Più di 10mila gli uomini delle forze dell’ordine schierati, compresi i 2.600volontari della Protezione civile.
I malori
Numerosi i malori tra i fedeli: sono stati 1.771 i pazienti soccorsi dal 118 e trattati nelle 16 tende poste a protezione sanitaria dell’evento. Di questi 148 sono stati trasportati in ospedale. 
http://roma.corriere.it/notizie/cronaca

Nessun commento:

Posta un commento