"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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venerdì 29 novembre 2024

Gentilezza una strategia per il futuro

 











Gentilezza:una strategia per il futuro!

Gentilezza: significato e origine di un concetto importante
La gentilezza è una qualità che tutti riconosciamo e ammiriamo, ma che spesso diamo per scontata o riduciamo a un semplice atto di buona educazione. In verità, la gentilezza è - oggi più che mai - un concetto complesso, radicato nella nostra cultura e nelle nostre interazioni sociali, di cui essere consapevoli e che va incoraggiato, contro un certo superomismo che la vedrebbe come indicazione di debolezza di carattere e passività.
Al contrario, la gentilezza è attiva e potente: è un abilitatore del bene e un acceleratore nella vittoria contro le ingiustizie sociali. La gentilezza è rivoluzionaria.
Etimologia di "gentile", la genesi del termine
La parola gentilezza deriva dal latino gentilis, che indicava in origine chi apparteneva a una gens, ossia a una famiglia nobile dell'antica Roma. Essere gentilis implicava, dunque, il senso di appartenenza a una comunità rispettabile e benestante, con un'educazione e un comportamento che riflettevano tale status.
Oltre la radice etimologica, è molto interessante comprendere come il concetto di “gentilezza” sia una summa di qualità, che già gli antichi Greci individuarono in più ambiti diversi. Basti pensare all’epiteto “kalos kai agathos”, che accompagnava spesso i grandi eroi epici e mitologici, per indicare un connubio di bellezza e bontà quasi indissolubile. E non solo: per i greci antichi, la gentilezza si esprimeva attraverso valori come la xenía, l’ospitalità sacra garantita da Zeus, l’areté, ossia la nobiltà d'animo, e la philia, cioè amicizia fondata sul rispetto e sul bene reciproco. Ma era anche considerata un comportamento equilibrato, radicato nella sophrosyne, la moderazione, che evitava eccessi e favoriva l’armonia nelle relazioni umane. Più che un gesto isolato, la gentilezza rappresentava, quindi, un ideale di vita virtuosa composito, essenziale per il benessere tanto individuale quanto sociale.
Tornando alla commistione di etimologia e semantica, un esempio emblematico dell’evoluzione è l'uso della parola gentile nella letteratura medievale. Proprio in epoca medievale, infatti, il termine ha iniziato ad associarsi alla nobiltà d'animo: i gentili erano i nobili non solo per nascita, ma anche per valori e atteggiamenti morali. Dante Alighieri, nel celebre sonetto "Tanto gentile e tanto onesta pare", descrive Beatrice come incarnazione della virtù e della purezza, una figura non solo bella ma anche eticamente impeccabile. Questo passo rivela come già nel Trecento il termine esprimesse un equilibrio tra qualità esterne e interiori, tra educazione formale e sincerità d'animo.
Nel corso della storia, la gentilezza ha continuato a essere associata a ideali elevati. Nel Rinascimento, ad esempio, il concetto di uomo gentile si arricchì ulteriormente, includendo la grazia nei modi, il rispetto degli altri e un approccio alla vita che esaltasse il bene comune.
Gentilezza, sani principi e impegno sociale: oltre la buona educazione
Il nostro mondo di oggi è sempre più caratterizzato da velocità, competizione e aggressività: ecco perché la gentilezza si rivela una risorsa indispensabile, sebbene talvolta sottovalutata. Viviamo in una realtà in cui il confronto - reale oppure digitale, sui social media - spesso degenera in scontro, e le nostre giornate sono scandite da ritmi che lasciano poco spazio alla riflessione e all'empatia. Sembra paradossale ma è proprio in questo contesto che la gentilezza assume un valore rivoluzionario: non è solo una questione di buone maniere, ma diventa un impegno consapevole per migliorare se stessi e la società.
Il concetto di gentilezza, oggi, va ben oltre un semplice gesto cortese. Significa scegliere di collaborare invece di litigare, unirsi per affrontare sfide comuni – come il cambiamento climatico, le disuguaglianze sociali o la salute mentale – invece di disperdere energie in sterili conflitti su chi ha ragione.
Club Uomini Gentili ne è un esempio concreto: riunisce persone diverse ma accomunate dal desiderio di essere gentili non solo nelle parole, ma anche nei fatti e nella filosofia di vita. Parlare con rispetto, agire con altruismo e presentarsi con dignità - ricordiamo che la gentilezza è una forma di eleganza - sono pilastri fondamentali per costruire una comunità basata su fiducia e collaborazione.
Essere gentili, oggi, non significa essere deboli, al contrario: significa scegliere con forza di opporsi alla negatività e di impegnarsi per un mondo migliore, una decisione alla volta. La gentilezza, dunque, non è solo un valore antico: è una strategia per il futuro, un antidoto al caos e un segno di speranza per le generazioni a venire.

martedì 26 novembre 2024

Un’immagine magica

 

Un’immagine magica:
una coda di balena emerge dall’acqua sotto una gigantesca luna piena, creando spruzzi che brillano di colori iridescenti. I riflessi rosa, viola e verde sull’oceano scuro aggiungono un tocco surreale, trasformando la scena in un sogno.
(new nature)

Beata Vergine della Medaglia Miracolosa

 

Beata Vergine della Medaglia Miracolosa

Festa: 27 novembre
Tra tutte le 'memorie sacre' di questa giornata, ci sembra particolarmente utile ricordare il dono fatto dalla Madonna all’umile santa Caterina Labouré, il 27 novembre del 1830. Proprio in quella vigilia di Avvento, le apparve la Vergine, vestita di un abito di seta bianca, che teneva il mondo tra le mani, stringendolo all’altezza del cuore. L’immagine era racchiusa in una cornice ovale, come se si delineasse il bozzetto di una medaglia, contornata da una scritta in lettere d’oro: «O Maria concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi», invocazione allora inusuale. Poi la cornice ruotò su se stessa e apparve la lettera M sormontata da una croce e, sotto, due cuori: uno circondato dalla corona di spine, l’altro trafitto da una spada. La Vergine chiese alla giovane novizia di far coniare una medaglia secondo la visione avuta e di diffonderla in tutto il mondo. La ragazza avrebbe voluto poter trasmettere almeno la spiegazione dei due simboli, ma le fu detto soltanto: «La lettera M e i due cuori dicono abbastanza!». Parigi era allora devastata da un’epidemia di colera. Dopo qualche resistenza, la medaglia fu realizzata da un orafo di Parigi e furono tante le guarigioni e le grazie di conversione che in pochissimi anni fu necessario coniarne milioni di copie. Il quotidiano La France, nel 1835, già sosteneva che quel piccolo oggetto sacro era diventato «uno dei più grandi segni della fede, degli ultimi tempi». E quando, nel 1854, Pio IX definirà il dogma dell’Immacolata Concezione, riconoscendo che «era una verità tenacemente custodita nel cuore dei fedeli», potrà fondarsi anche sul fatto che c’erano già almeno dieci milioni di cristiani che ne portavano sul cuore la medaglia miracolosa.
da Santi e Beati

lunedì 25 novembre 2024

Cosa chiedere a Natale



















"Sir, ha pensato a cosa chiedere a Natale?"

"Non ho voglia di ricevere niente, Lloyd"
"Nemmeno ciò che le è mancato durante l'anno, sir?"
"Lloyd, a me sono mancate le persone a cui voglio bene!"
"Allora un regalo l'ha già ricevuto, sir"
"E quale sarebbe, Lloyd?"
"Scoprire che le persone sono preziose per come sono e non per ciò che danno, sir"
"È questo lo spirito del Natale, Lloyd?"
"O forse è lo spirito dell'umanità".

Simone Tempia 

martedì 19 novembre 2024

Devi fermarti ogni tanto.



 





Devi fermarti ogni tanto.

E se proprio non ce la fai
perché non è sempre facile
anzi forse non è facile mai
concedersi una pausa
allora rallenta.
Chiudi gli occhi.
Prendi fiato dal vento.
Guardati indietro
non per rimpiangere
ma solo per accorgerti
di tutta la strada che hai fatto.
Devi fermarti ogni tanto.
Dimenticarti di tutto e di tutti.
Senza paura di fare del male.
Chi ti sa leggere sa
che le pagine bianche
sono solo un passaggio.
Per gli altri devi avere pazienza.
Non tutte le persone che ci voglio bene
sono pronte a capire
che allontanarsi
non vuol dire per forza
andarsene via.
Ma cercare uno spazio
che dove ti trovi non c’è.
Devi fermarti ogni tanto
e riprendere il sogno
da dove lo avevi lasciato.
O forse abbandonato.
Perso.
Ricomincia da lì.
Vattene in giro con l’anima spettinata.
Prenditi tutto il tempo che serve
e già che ci sei
prendi anche un po’ di felicità
e mettila davanti agli occhi.
E dopo guarda
guarda che cosa ti stavi perdendo.
Sii certo di esistere
e di saperti ascoltare
amandoti sottovoce.
Passeggiati dentro
dove gli altri non sanno arrivare.
Tieniti stretto.
Non c’è nessuno capace di insegnartelo.
Non c’è nessuno più bravo di te
a saperlo fare.
Andrew Faber

venerdì 8 novembre 2024

Simbolo della fede dei cristiani nei primi secoli

 

9 novembre Dedicazione della Basilica Lateranense

All’inizio del IV secolo, Roma cominciò a cambiare il suo tradizionale aspetto architettonico grazie all’imperatore Costantino e all’attività edilizia da lui favorita. Egli fece costruire la basilica di San Giovanni in Laterano con un battistero e un palazzo che divenne la residenza dei vescovi di Roma.
Cattedrale di Roma, San Giovanni in Laterano è la madre di tutte le chiese dell’urbe e dell’orbe. E’ il simbolo della fede dei cristiani nei primi secoli, che sentivano la necessità di riunirsi in un luogo comune e consacrato per celebrare la Parola di Dio e i Sacri Misteri. La festa odierna, come ben evidenzia la liturgia, è la festa di tutte le chiese del mondo.
Martirologio Romano: Festa della dedicazione della basilica Lateranense, costruita dall’imperatore Costantino in onore di Cristo Salvatore come sede dei vescovi di Roma, la cui annuale celebrazione in tutta la Chiesa latina è segno dell’amore e dell’unità con il Romano Pontefice.
wwwsantiebeati

giovedì 7 novembre 2024

Mutamento

 

Ogni fiore vuol diventare frutto,

ogni mattino sera,
di eterno sulla terra non vi è
che il mutamento, che il transitorio.
Anche l’estate più bella vuole
sentire l’autunno e la sfioritura.
Foglia, fermati paziente,
quando il vento ti vuole rapire.
Fai la tua parte e non difenderti,
lascia che avvenga in silenzio.
Lascia che il vento che ti spezza
ti sospinga verso casa.
(Hermann Hesse)

La cabola cristiana - Peretti